"Le scene viste fuori dalla chiesa dove, con uno sfarzo e un dispiegamento di mezzi, banda musicale, elicottero che lanciava petali di rose, che immaginiamo autorizzato, si sono svolti i funerali di Vittorio Casamonica, non possono lasciarci indifferenti". Così don Luigi Ciotti, presidente nazionale di ''Libera''. "Non è qui ovviamente in discussione – aggiunge – il diritto di una famiglia di celebrare i funerali di un suo membro e la partecipazione di amici e conoscenti. Grave è l'evidente strumentalizzazione di un rito religioso per rafforzare prestigio e posizioni di potere. Sappiamo che le mafie non hanno mai mancato di ostentare una religiosità di facciata, ''foglia di fico'' delle loro imprese criminali. Una volta di più, e a maggior ragione dopo la scomunica di Papa Francesco dei mafiosi e dei loro complici, è compito della Chiesa denunciarla e ribadire che non può esserci compatibilità fra la violenza mafiosa e il Vangelo".
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