Governo: Il discorso del Conte, solite belle parole per nascondere un inciucio

Solite belle parole per nascondere la realtà di un inciucio. Ma come dice anche Chomsky, se il cittadino vota e non conta, non è più democrazia

Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri le seguenti frasi, tutte estrapolate dal discorso con cui il quasi bi-Premier Giuseppe Conte ha accettato “con riserva” l’incarico di formare il Governo rosso-giallo:

a) "Intendo dar vita a un Governo pienamente concentrato sugli interessi dei cittadini, che porti in alto il nome dell’Italia, accrescendo il bagaglio di credibilità e prestigio di cui il nostro Paese già attualmente gode a livello internazional".

b) "Realizzerò un Governo nel segno della novità: è quello che mi chiedono le forze politiche che hanno annunciato la disponibilità a farne parte".

c) "Non sarà un Governo contro" (sic!).

d) "La prospettiva di avviare una nuova esperienza di Governo, con una maggioranza diversa, mi ha sollevato più di un dubbio. Ho superato queste perplessità nella consapevolezza di avere cercato di operare sempre nell’interesse di tutti i cittadini" (sic!).

e) "[Perseguirò] la difesa degli interessi nazionali, nel quadro di un multilateralismo efficace".

f) "Ho sempre pensato che [la formula di un “nuovo umanesimo”] fosse l’orizzonte ideale".

Inoltre, il candidato consideri anche che:

g) Le tornate elettorali successive alle Politiche del 4 marzo 2018 (Regionali, Amministrative, Europee) sono state tutte vinte dal centrodestra, trainato dalla Lega di Matteo Salvini.

h) Con il Conte-bis, per la quarta volta negli ultimi sei (o otto) anni il Pd si ritroverà al Governo senza avere avuto alcuna legittimazione dalle urne.

Ciò posto, il candidato commenti, se ci riesce, il seguente principio, tratto (checché ne pensi Gianni Riotta) dall’articolo 1 della Costituzione più bella del mondo: La sovranità appartiene al popolo.

La foto del Presidente incaricato Giuseppe Conte dal sito del Quirinale.

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