Governo inflessibile, Draghi: “Estensione del Green Pass e sì all’obbligo vaccinale”

L’orientamento del governo è “estendere il Green pass”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Draghi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi

Mario Draghi

Mario Draghi

L’orientamento del governo è “estendere il Green pass”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

“Faremo una cabina di regia, come chiesto anche dal senatore Matteo Salvini”, ha aggiunto. La campagna vaccinale procede “spedita: verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80 per cento della popolazione” ha detto precisando che “raggiungeremo l’obiettivo dell’80 per cento a fine settembre, importante anche per la ripresa dell’attività produttiva. Vaccinarsi è un atto di solidarietà verso se stessi e gli altri, per proteggere la propria famiglia”, ha aggiunto Draghi. Il presidente del Consiglio ha ammesso che “si va verso una terza dose di vaccino anti-Covid”.

Il vaccino dovrà anzitutto essere dichiarato dall’Ema (Agenzia europea del farmaco) e dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) non più farmaco emergenziale ma ordinario. Così è accaduto ad esempio negli Stati Uniti dove la Fda (Food and drug administration) ha approvato in via definitiva il vaccino Pfizer dai 16 anni in su, mentre persiste l’uso emergenziale per i ragazzi tra 12 e 15 anni e per gli immunodepressi. Il pronunciamento Ema, fanno sapere dal ministero, è atteso entro fine settembre. Ma è solo il primo step, perché poi dovrà avviarsi l’iter legislativo su cui si preannuncia battaglia politica.

Sulla scuola in presenza

La scuola in presenza è “sempre stata una priorità di questo governo” ha detto Draghi. “Il 91,5 per cento degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose del vaccino, quindi siamo pronti anche sul quel punto”, ha aggiunto il premier. L’economia “cresce anche di più delle aspettative: la vera sfida è riuscire a mantenere un tasso di crescita elevato”, ha puntualizzato il premier. “Il mercato del lavoro va bene, con circa mezzo milione di occupati in più”, ha spiegato. Draghi ha espresso solidarietà “piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei cosiddetti no-vax: violenza odiosa e vigliacca contro persone che fanno informazione e di coloro che combattono in prima linea la pandemia”.

Draghi su Afghanistan: concentrarsi sul futuro immediato

Nel corso del suo intervento il capo dell’esecutivo ha parlato anche di Afghanistan. E’ soprattutto sul futuro immediato del Paese su cui “dobbiamo concentrarci”, ha detto il presidente del Consiglio, che ha poi ringraziato tutte le Forze militari sul campo e il comparto Difesa ed Esteri per le operazioni di evacuazione dall’Afghanistan degli italiani e degli afghani che hanno collaborato nel corso degli anni con il nostro Paese. “Stasera con Macron (presidente francese Emmanuel) parleremo di Afghanistan, rapporti bilaterali, di Europa, di Libia”, ha aggiunto il premier. L’Unione europea, in merito all’Afghanistan, è stata “abbastanza assente, perché non organizzata: sul piano umanitario ha fatto molto”, ha aggiunto il capo del governo. “C’è molto da fare, in un momento in cui si ripensano alcune relazioni internazionali. Non credo al ritiro generalizzato, all’isolazionismo. Sicuramente l’Europa deve organizzarsi”, ha ribadito il premier.

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