Greccio, città del Presepe

Come una gemma incastonata nella roccia, il borgo medievale di Greccio è arroccato a 700 metri di altezza

La piccola cittadina è nota per le bellezze naturali che la circondano e il santuario francescano che, poco distante, ricorda la presenza di Francesco che visse diversi anni in quelle località.

Fondata, sembra, da una famiglia greca in esilio, da qui il nome, di Greccio si hanno notizie a partire dal X° secolo. Teatro di diverse battaglie, distrutta e poi ricostruita, il borgo conosce Francesco al rientro dalla sua visita in Terra Santa. Stabilitosi sul Monte Lacerone, dove era arrivato nel 1209, il poverello di Assisi vi dimorò per un ampio periodo della sua vita. E fu lì che, nella notte di Natale del 1223, con l’aiuto di Messer Giovanni Velita Signore di Greccio diede vita alla prima rappresentazione della Natività servendosi di persone del luogo. Teatro della figurazione di quello che fu il primo Presepe, una grotta arrampicata sulla montagna. Qui, nel 1228, sorgerà la Cappella del Presepe per ricordare lo straordinario episodio. Poi il Santuario dove, ancora oggi, è possibile visitare il refettorio e le celle che ospitarono i primi frati così come quella, ben più povera, dove riposava il Santo.

Numerose le opere d’arte di assoluto valore che decorano il Santuario e i presepi che arrivano da tutto il mondo in segno di venerazione raccontano una tradizione che prosegue tuttora.

Il centro del paese, con la splendida piazza Roma che lo completa, sono meta irrinunciabile dove si respira ancora la misticità che quei luoghi, inevitabilmente, ispirano.

Oggi, la Betlemme Francescana, continua ad affascinare fedeli e non grazie alla semplicità di quei luoghi e alla Natività che, dopo secoli e secoli, la comunità continua a rappresentare nel ricordo di un uomo così povero che aveva fatto della semplicità la sua arma più forte, la sua ricchezza. Un piccolo grande uomo di nome Francesco.

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