Italia al buio per il caro energia. A Roma edifici pubblici e monumenti spenti?

Per il caro energia nei comuni italiani si pensa a una illuminazione alternata e nella capitale spunta l’ipotesi di non illuminare i monumenti

Castel Sant'Angelo a Roma di sera con turisti

Roma, Castel Sant'Angelo

L’italia al buio. E’ una spiacevole ma inevitabile conseguenza del caro energia. Tante proposte, innumerevoli tentativi per provare a trovare una soluzione concreta. Alcuni comuni stanno scegliendo di spegnere l’illuminazione pubblica, altri scelgono l’illuminazione a led. Da Nord a Sud, diverse le opzioni sulle quali si sta lavorando. C’è chi propone di mantenere attiva l’ora legale.

Illuminazione a led

“Colpa del caro energia“, ha detto il sindaco di Russi, in provincia di Ravenna, che da qualche giorno ha tenuto la sua città spenta per alcune ore della giornata, lasciando l’illuminazione funzionante solo in maniera alternata in diverse aree della città.

La situazione in alcune città italiane

Non è certo questo l’unico provvedimento che i comuni stanno adottando. A Oristano ad esempio, si è deciso di ridurre le ore di apertura degli uffici comunali. Milano ha pensato a un vademecum per il risparmio energetico che, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe far risparmiare fino a 250 euro all’anno a famiglia. L’ordinanza prevede la chiusura delle porte dei negozi per evitare sprechi d’aria condizionata in estate e di riscaldamento in inverno. La città di Belluno ha spento da due settimane 6.400 punti luce e due gallerie. A trovarsi però in difficoltà maggiori sono i piccoli comuni, che versano in situazioni finanziarie già compromesse, calcolando i bilanci già all’osso.

La situazione a Roma

A Roma si sta pensando di spegnere le luci sui monumenti. Le cifre delle bollette di luce e gas relative per quanto riguarda le strutture pubbliche sono praticamente più che raddoppiate. I costi sono passati dai 28 milioni ai circa 62 milioni di euro l’anno.

Tutti gli edifici di proprietà e pertinenza di Roma Capitale erano monitorati da una circolare del Campidoglio, che stabiliva che fino al 15 aprile 2022 la riduzione di due ore giornaliere l’accensione di impianti termici, con relativa riduzione di due gradi della temperatura di riscaldamento. Soluzioni che verosimilmente potrebbero essere riattivate, unitamente a quelle riguardanti l’illuminazione di edifici e monumenti.

Un problema per sicurezza e turismo per la Capitale

Danni al turismo, problema sicurezza e incognite che restano ancora irrisolte. Le strade della Capitale infatti rimarrebbero pressochè al buio, recando più di un danno ai cittadini su più fronti. Criminalità, illeciti di vario tipo, senza dimenticare il problema legato alla sicurezza stradale, con una fortissima probabilità di incremento di incidenti.

Danni che potrebbero ripercuotersi anche sul fronte turismo, con i visitatori stranieri che non potrebbero godere a pieno della bellezza dei monumenti e delle meraviglie storiche della città eterna.

Non sarà facile trovare una soluzione. Si spera però non solo di farlo, ma di farlo in fretta, ottimizzando spese, senza danneggiare i cittadini.