Lavoratori Lazio Ambiente: cosa è cambiato, quale sarà il loro futuro?

Ritroviamo i lavoratori di Lazio Ambiente dopo la pausa pranzo estiva. Non è cambiato nulla a detta dei rappresentanti sindacali del comparto termovalorizzatori

Ritroviamo i lavoratori di Lazio Ambiente dopo la pausa pranzo estiva. Che cosa è cambiato, cosa ci si aspetta per il futuro? Non è cambiato nulla a detta dei rappresentanti sindacali del comparto termovalorizzatori, Lucci, Caporossi e Talone. "Dopo un anno e mezzo di acconti e saldi, siamo di nuovo a richiedere l'attenzione dell’opinione pubblica per avere ciò che è nostro diritto – denunciano I tre rappresentanti sindacali – vale a dire, stipendi, quattordicesima, fondi pensione e chi più ne ha più ne metta". Una situazione ormai irreparabile.

L'ultimo Comune uscito da Lazio Ambiente è Frascati. Ennesimo caso in cui il comune esce dal servizio, lasciando all'azienda il personale amministrativo, oltre che una serie di debiti. Il totale dei debiti da parte dei comuni ammonta a 4 milioni e mezzo, se si considera che il 3 ottobre prossimo scade un'altra rata per I comuni, pertanto il debito nei confronti di Lazio Ambiente si incrementerà almeno di un altro milione di euro. "La metà di questi incassi coprirebbero il debito nei confronti dei lavoratori, dei fornitori e tutto il resto – proseguono i tre rappresentanti sindacali – la situazione delle nostre famiglie è al limite e le azioni di ciascuno potrebbero non essere più controllate”.

La responsabilità è pubblica. Lazio Ambiente e 100% Regione Lazio, pertanto i lavoratori aspettano risposte da Zingaretti e dai suoi che avevano promesso delle certezze tangibili da luglio scorso, ma ad oggi non hanno neanche convocato un tavolo con i lavoratori o loro delegati. "Sono ormai 4 anni e mezzo che sentiamo chiacchiere – appuntano Lucci, Caporossi e Talone – chi deve risolvere questa situazione? Il Consorzio Minerva dove sta?  Quanti comuni copre? Troppo pochi per mantenere tutti i posti di lavoro. E i famosi progetti alternativi proposti anche dagli amministratori di Colleferro dove stanno? Che fine hanno fatto i soldi stanziati per il revamping al quale non è stata mai posta la parola fine?"'

La situazione dei lavoratori è davvero al colmo. Come possiamo pensare all'economia locale se si chiude tutto. "La responsabilità di questo depauperamento è di chi è stato complice di blocchi delle strade, ordinanze faziose  – proseguono – Tutto quello che è accaduto non lo dimenticheremo e non lo dimenticheranno le nostre segreterie, vogliamo solo verità e giustizia e tutela massima dei lavoratori e dei cittadini".

Nonostante tali vicende il lavoro è sempre stato svolto dai dipendenti di Lazio Ambiente, ma è notizia delle ultime ore che le segreterie sindacali stanno scrivendo al Prefetto per mettere in atto procedure di raffreddamento. Non si può andare avanti così, senza un piano regionale dei rifiuti e senza un progetto per il futuro.

LEGGI ANCHE:

Colleferro, schiuma bianca sulla superficie del fiume Sacco

Lazio, Zingaretti: Non servirà più certificato medico per assenze scuola

Lascia un commento