Lazio, dal 1 giugno si può consumare all’interno dei locali: ma rispettando distanza

Da metà giugno abolito il coprifuoco e dalla metà di agosto raggiungimento dell’immunità di gregge

Tavola di un ristorante

Tavola di un ristorante

Da oggi 1 giugno si torna a consumare alimenti all’interno dei locali, dai bar ai ristoranti, dai Pub alle gelaterie, per effetto dell’ultimo decreto e delle ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza. Con la campagna vaccinale che procede speditamente nel Lazio potrà essere raggiunta l’immunità di gregge con la vaccinazione su tutta la popolazione da metà agosto e la Zona Bianca.

Nel frattempo dal 7 giugno il coprifuoco slitta dalle ore 23:00 a mezzanotte per essere abolito a metà giugno. Questa una svolta importante per tutto il comparto della ristorazione, soprattutto per i tantissimi locali che non dispongono di spazi esterni come giardini o cortili e neppure di marciapiedi adatti alle pedane o alla sistemazione dei tavoli. A fine giugno anche la possibilità di assistere ai concerti come affermato dall’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Norme ancora poco chiare per quanto riguarda le discoteche e le sale da ballo.

Ristorazione: si torna a consumare all’interno dei locali

All’interno delle sale dei ristoranti resta l’obbligo di accomodarsi indossando ancora la mascherina, i titolari devono garantire che tra un tavolo e l’altro sia rispettato il metro di distanza. Nel caso di una grossa disponibilità di spazi, sarà consentito recarsi a pranzo o a cena anche senza prenotazione. Secondo le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) è sempre preferibile prediligere gli spazi esterni. Resta fondamentale il ricambio di aria nelle sale: porte, finestre e vetrate devono restare aperte per favorire, appunto, un adeguata areazione degli ambienti.

Novità anche per quanto concerne lo sport. Da oggi, infatti, si potrà tornare in stadi e palazzetti per assistere alle competizioni, dal primo luglio anche in quelli al chiuso. Resta l’obbligo di preassegnare i posti. Il numero di spettatori non può superare i mille per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso.

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