Lazio prima in Italia per vaccini, ma se non cambia Decreto da lunedì zona gialla

Il Lazio è primo in Italia per numero di persone vaccinate. Si attende per domani la cabina di regia che deciderà il passaggio in zona gialla

lazio zona gialla

La regione Lazio tocca, nella giornata di oggi, i 6,4 milioni di vaccinati. Si procede con un ritmo di 200.000 vaccinazioni giornaliere nella Regione, fra capitale e Comuni. Il territorio si prefigura come primo in tutta Italia per numero di vaccini. Si stima che entro la prima settimana di agosto, il 70% della popolazione adulta avrà ricevuto entrambe le dosi di vaccino.

A tardare però, sono le nuove disposizioni attese in questi giorni sul cambio di criteri che decideranno i colori, Regione per Regione. Infatti, secondo le ultime indiscrezioni, saranno i posti letto in terapia intensiva a stabilire l’appartenenza cromatica, sul modello tedesco. A essere considerato, quindi, non sarà più il numero di contagiati – come sino a ora è stato. La cabina di regia è prevista per domani.

Se le cose invece non dovessero cambiare, da lunedì il Lazio passerà alla zona gialla. La Regione infatti, nonostante cresca il numero delle persone che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid 19, presenta un tasso di incidenza superiore a 50 contagi ogni 100.000 abitanti, e facendo ancora riferimento al precedente Decreto Covid, con questo tasso d’incidenza, passarebbe automaticamente dalla zona bianca a quella gialla. 

Crescono i contagi

Anche se sale il numero dei vaccinati, a crescere è anche quello dei contagiati. La situazione ha preso questa piega un po’ per la variante Europei, un po’ per quel 35% di italiani che non ha intenzione di vaccinarsi, un po’ per quei 5 milioni di ultra 60enni che la campagna vaccinale non riesce a raggiungere. Infine, il gran numero di contagi è dovuto agli incontri e agli spostamenti dei giovani, il bersaglio favorito dalla variante Delta, 7-8 volte più contagiosa di quelle conosciute. 

Però è necessario ribadire che vaccinazioni e contagi non vanno messi sullo stesso piano: se aumentano le une non necessariamente diminuiscono gli altri; i vaccini si stanno rivelando particolarmente utili nell’evitare i risvolti gravi del Covid-19, che comunque risulta contraibile e trasmissibile anche dopo aver ricevuto entrambe le inoculazioni.

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