Manovra economica approvata da Mattarella: pensioni a 600 euro e cuneo al 3%

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato e approvato la manovra economica senza grandi modifiche

Anche il presidente Sergio Mattarella firma la manovra di bilancio. Il provvedimento di 174 articoli non ha riportato grosse modifiche.

Manovra economica firmata anche da Mattarella

La manovra è di 32 miliardi, di cui 21miliardi già spesi per il decreto energia, 6 per il recupero fondi non spesi e 5 per coperture ancora da indicare.

I 21 miliardi spesi per l’energia provvederanno al contrasto del caro bollette fino a marzo. Dunque, spariscono gli oneri impropri delle bollette elettriche e viene rafforzato il bonus sociale che avrà una soglia di Isee di 15mila rispetto ai 12 di prima. Inoltre, a dicembre verrà anche dimezzato lo sconto dei carburanti che passerà a 18,3 centesimi.

Le spese per il lavoro e il cuneo fiscale sono le seconde più onerose dopo l’energia. Le manovre in questo caso prevedono 4 miliardi per tagliare il cuneo del 2% per i redditi fino a 35 mila euro, e del 3% per quelli fino a 20mila euro. Oltretutto, è prevista anche la decontribuzione azzerata per chi assume donne e giovani under 36 o i percettori del reddito di cittadinanza.

Per quanto riguarda invece fisco e flat tax, sono state confermate anche per il 2023 le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36. Il tetto al contante viene aumentato a 5 mila euro. E viene portata a 60 euro la soglia sotto la quale gli esercenti possono non accettare carte e bancomat.

Le pensioni sono confermate a 600 euro. Per le nuove uscite è stata introdotta la pensione anticipata flessibile, conosciuta come Quota 103, con 41 anni di contributi e 62 anni d’età. Inoltre, vi è anche l’Opzione donna. La quale è stata prorogata fino a un anno, ma solo per tre categorie: caregiver, invalide almeno al 74% e dipendenti di imprese in crisi. A questo si aggiunge anche l’innalzamento dell’età di uscita a 60 anni che cala in base al numero di figli: di un anno per ogni figlio, fino al massimo di due.

Per chi se lo fosse chiesto l’extraprofitto diventa un contributo di solidarietà. Questo significa che sarà a carico dei soggetti che in Italia producono, importano o vendono energia elettrica, gas e prodotti petroliferi.

Buone notizie per la scuola che riceve 530 milioni in più rispetto all’anno scorso. Tra le varie operazioni è previsto il ripristino del contributo alle scuole paritarie di 70 mila euro e 24 mila per il trasporto disabili. Mentre per la sanità sono destinati 1,4 miliardi per il 2022 e 500 milioni per il 2023.