Roma, minacce in seggio a rappresentante di lista

Casal Palocco: Vice presidente di seggio: “sai dove te lo puoi mettere il tuo regolamento?”

Inizia oggi la seconda giornata di voto per i cittadini del Lazio e di tutta Italia. Secondo i dati ufficiali della Camera dei Deputati l’affluenza al voto per le nazionali è scesa al 55,17%, decisamente inferiore rispetto al 2008. In aumento l’affluenza per le regionali: 53,9% nel Lazio.

Comunque si respira un’aria molto tesa all’interno dei seggi. Ieri, al quartiere di Roma Casal Palocco, al seggio della scuola Omero, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per placare gli animi: un vice presidente di seggio si è scagliato contro un rappresentante di lista del Pdl, scambiandolo per un’altra persona. A detta delle voci di corridoio, quest’ultima non si sarebbe comportata molto bene nei confronti di un altro presidente di seggio durante la mattinata di ieri. Il vice presidente del seggio ha rivolto pesanti minacce nei confronti del giovane rappresentate del Pdl: si è avvicinato e gli ha sibilato minaccioso “esci subito fuori, sai bene quello che hai fatto”; il giovane ha risposto educatamente che c’è un regolamento che gli consente di essere presente in quella sezione ma la risposta è stata: “Sai dove te lo puoi mettere il tuo regolamento? Sono un ex lottatore un po’ fuori allenamento, non vorrei riprendere ad allenarmi con te”. Subito il ragazzo si è rivolto alle forze dell’ordine per evitare di arrivare alle mani. Questo è quanto rilasciato da un elettore che ha assistito alla scena di ieri ad uno dei seggi di Casal Palocco.

Gli agenti della Guardia di Finanza non hanno rilasciato particolari dichiarazioni al riguardo, tranne che alla fine si è trattato di uno spiacevole equivoco, di uno scambio di persona e l’importante è che sia tutto risolto.

Il presidente di lista e il suo vice si sono scusati con il ragazzo per l’equivoco tornando ognuno a svolgere il proprio compito.

“Qualche minuto prima mi avrebbero scannato, adesso mi offrono un caffè. C’è modo e modo di dire le cose, l’educazione non ha provenienza politica”- rilascia il ragazzo coinvolto in prima persona nella vicenda -.

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