Misurata l’impronta di carbonio del Frascati doc

E’ la prima volta, grazie al progetto “San Marco Carbon Footprint”

Le Cantine San Marco sono la prima azienda agricola in assoluto del Lazio e tra le prime e pochissime in Italia ad aver misurato l’Impronta di Carbonio (Carbon Footprint), ossia la quantità di emissioni di co2 immesse nell’atmosfera durante il ciclo di preparazione di una bottiglia di Frascati doc da 0,75. Questo è stato possibile grazie al Progetto “San Marco Carbon Footprint”, co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato in collaborazione con i tecnici della Task force del Ministero e con il supporto di un team di consulenti guidati dal dott. Mazzarelli della società APRIambiente s.r.l. L’impronta di carbonio misura la quantità di CO2-e (la CO2 equivalente) emessa per ciascuna unità funzionale, vale a dire per singola bottiglia di vino da 0,75 litri, prodotta dalle Cantine San Marco. Complessivamente una bottiglia di vino bianco Frascati Doc delle Cantine San Marco rilascia nell’atmosfera 1,220 kg di CO2-e. Questo dato riguarda l’anno 2011 ed è stato verificato da IMQ, importante ente di certificatore a livello internazionale.

«Il progetto San Marco Carbon Footprint, che abbiamo portato avanti insieme ai tecnici del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha finanziato in parte e che ringrazio, ci pone all’avanguardia tra le aziende agricole italiane e ci avvicina ai principali standard mondiali – dichiara Danilo Notarnicola, Amministratore delegato di Cantine San Marco -. Come azienda siamo particolarmente contenti perché per la prima volta nella storia del vino Frascati doc è stata rilevata la sua impronta di carbonio. Continua in questo modo il nostro impegno nel rispetto dei valori della natura e per un mondo migliore».

Il progetto ha consentito di effettuare l’inventario, la qualificazione, l’analisi e la valutazione di tutte le emissioni di CO2 equivalente, riconducibili al prodotto in ciascuna fase del suo ciclo di vita (agricola, aziendale, trasporto, uso e fine vita) e per ogni singola attività ad esso collegata. Grazie alle informazioni ottenute attraverso il progetto, le Cantine San Marco hanno elaborato un programma di intervento contenente le misure da attuare nel breve e nel medio periodo, per ridurre le emissioni prodotte durante l’intero ciclo di vita del Frascati. Il dato importante è che già nel primo anno sarà possibile ridurre del 4% le emissioni totali associate al prodotto. Si tratta di un passo fondamentale e decisivo verso il raggiungimento della sostenibilità ambientale dell’Azienda e dei suoi prodotti, con l’ambizione di riuscire a realizzare in futuro un prodotto ad impatto ambientale nullo o fortemente ridotto.

Le azioni principali per ottenere una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 riguarderanno la promozione dell’utilizzo di mezzi e macchine efficienti e a basso consumo nei vigneti, mentre in azienda si attueranno politiche volte di recupero delle bottiglie per il ri-uso nel processo produttivo, all’adeguamento della refrigerazione industriale, con sistemi basati su refrigeranti a ridotto impatto ambientale, all’adeguamento progressivo dei materiali da imballaggio e del packaging di prodotto. Infine si potrà intervenire anche sulla filiera distributiva attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto ibridi a metano e l’elaborazione di criteri di selezione dei fornitori e dei trasportatori, fondati sulla verificabile adozione da parte loro di politiche di sostenibilità ambientale e di abbattimento delle emissioni di CO2. Da ultimo saranno adottate misure per la neutralizzazione graduale delle emissioni residue attraverso un piano aziendale orientato alla “carbon neutrality”, con azioni compensative come la piantumazione e la messa a dimora di nuove piante nel nostro territorio.

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