Morlupo, bare aperte e salme sparse nei viali del cimitero

Da poco la smentita del sindaco di Morlupo Tiziano Ceccucci

Tombe aperte, salme abbandonate in terra e furti dalle bare al cimitero di Morlupo, paese a 20 km a nord di Roma in cui il camposanto è stato trasformato in un set cinematografico degno del film " L'alba dei morti viventi".
L’ultima profanazione tre giorni fa, quando la salma di una anziana è stata trovata appoggiata in piedi ad un muro, mentre l’altra salma era stesa a terra. E ancora lumini rubati e azioni di vandalismo che mostrano una totale mancanza di rispetto e un continuo disturbo dei morti che riposano nel cimitero. E purtoppo non è la prima volta. 

Tutto questo a detta del cronista Fabrizio Peronaci che ha raccontato per il Corriere della Sera la vicenda e ha raccolto le testimonianze dei cittadini di Morlupo sulla salma trovata in piedi, tanto che qualcuno in un primo momento pensava fosse ancora viva:

"Il cadavere di quella poveretta era in piedi, sembrava vivo… Roba da infarto -, raccontano al bar della piazza-. E’ stato l’ultimo blitz tra le tombe a mandare su tutte le furie un cittadino addolorato, che il camposanto lo frequenta spesso, e ad accendere un faro sugli spaventosi convegni notturni tra i lumini. «Bastardi, da Nicoletta hanno di nuovo rubato tutto, anche roba di un certo valore! Che non arrivino a Natale! Abbi pazienza Nico, un bacione da noi tutti», ha scritto sulla sua pagina Facebook Mario Montereali, dipendente comunale in pensione, che nel 2009 perse la figlia di 34 anni in un incidente sulla via Solfatara”. E ancora, sugli altri casi simli accaduti in passato: 

“La volta precedente la scena era stata ancora più terribile. Una vecchina, defunta da non molto, fu trovata in piedi, poggiata alla tomba di famiglia. La bara era in alto, a tirarla giù dovevano essere stati almeno in quattro». Racconti dell’horror, degni di un romanzo gotico… «Qui in paese circolava le voce, mai confermata, che la colpevole fosse la badante: prima aveva nascosto i preziosi nella cassa, durante la notte del lutto in casa, e poi aveva mandato qualcuno a recuperarli”.

Da poco la smentita del sindaco di Morlupo Tiziano Ceccucci che ci fa sapere:

È stato pubblicato oggi alle 8,30 su corriere.it un articolo che riguarda il nostro cimitero e che lascia la fantasia a briglia così sciolta da rasentare l’inverosimile.
Questa mattina gli agenti della Polizia Locale si sono recati presso il cimitero comunale e alla mia presenza, hanno effettuato una accurata verifica dello stato dei luoghi: nell’area cimiteriale, sia nella parte antica sia in quella realizzata recentemente, tutto era in ordine, nulla di quanto riportato dal corriere.it risponde a realtà.
Il nostro cimitero si trova nel perimetro urbano e non “fuori paese”; è ben tenuto e custodito da persona molto apprezzata da tutti ma della quale per ovvi motivi di privacy non farò il nome e nelle fasce orarie in cui il custode non è presente, sono gli agenti della Polizia Locale ad eseguire controlli periodici fino all’orario di chiusura dei cancelli d’ingresso.
Dall’insediamento della mia Amministrazione ad oggi, mai si sono verificati atti di vandalismo né tantomeno episodi macabri e da brivido né di giorno né di notte.
Pur nel pieno rispetto della libertà di stampa mi permetto di osservare che le notizie pubblicate, in modo particolare su un giornale on line tanto autorevole come quello de Il Corriere della sera, dovrebbero, anzi devono, riferirsi a fatti o fonti certi e attendibili, perché l’informazione è cosa seria, la fantasia più o meno sfrenata è ben altro. Eventuali irrinunciabili esigenze di sensazionalismo non possono confondere i lettori con una versione improbabile, distorta e lontana dalla verità.
Mi aspetto una smentita che ritengo doverosa e corretta e mi auguro che simili episodi non si verifichino ulteriormente poiché sarei costretto a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria competente per tutelare l’onorabilità di Morlupo e dei suoi cittadini.
Il Sindaco
Tiziano Ceccucci

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