“Con il blocco della circolazione per contenere la diffusione del Covid-19 e la sospensione di quasi tutte le attività produttive, abbiamo avuto l’esigenza, urgente, di mettere in campo azioni concrete a difesa dell’occupazione. La crisi che stava mettendo in difficoltà le imprese, quasi impossibilitate a mantenere i posti di lavoro, rischiava di spazzare via i posti di lavoro. Senza reddito, senza sviluppo, senza circolazione, non c’è lavoro e tanti, tantissimi lavoratori e famiglie hanno dovuto affrontare lo spettro della povertà”, così Marco Vincenzi, presidente del gruppo del Partito Democratico in Regione Lazio, commenta questa lunga emergenza legata alla pandemia da Covid-19.
“Bene quindi ha fatto l’amministrazione Zingaretti a elaborare da subito un pacchetto di azioni, partendo dall’utilizzo dei fondi del Decreto “Cura Italia” per intervenire sulla Cassa Integrazione in Deroga. E poi con il piano “Nessuno escluso”, con l’obiettivo di difendere e mantenere l’occupazione nel Lazio”. Tante le azioni intraprese, a cominciare dalla attivazione della Cassa integrazione in deroga con circa 380 mln di euro destinati al Lazio dal decreto “Cura Italia”.
Ad oggi la Regione Lazio ha ricevuto più di 65mila domande e tutte sono state lavorate, per un totale di circa 170mila lavoratori coinvolti. Uno sforzo enorme e necessario per provare a sollevare i cittadini, a dare loro una speranza. Altri interventi per il lavoro, con il Piano “Nessuno Escluso” per complessivi 40 mln, mirati a determinate categorie, ferme a causa dell’emergenza Covid.
Come ad esempio il Bonus colf-badanti, con contributi fino a 600 euro per lavoratori domestici; 600 euro con il Bonus tirocinanti a coloro che abbiano dovuto interrompere il tirocinio; 200 euro con il Bonus sicurezza rider per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Il Bonus disoccupati e sospesi dal lavoro con 600 euro per coloro che sono in stato di disoccupazione o sospensione dal lavoro e che non percepiscano altra forma di sostegno al reddito. Infine 2 mln circa di incentivi allo smart working: in un periodo in cui era necessario “restare a casa”, serviva aiutare lavoratori e aziende a intraprendere nuove forme di lavoro, incentivando la via telematica, soprattutto per piccole e medie imprese, Partite Iva e piccoli comuni.
La Regione Lazio ha rivolto l’ultimo intervento per la difesa e la sicurezza sul lavoro al mondo agricolo, con gli incentivi all’assunzione dei braccianti e un contributo di 2.500 euro per ogni contratto stabile e l’erogazione di un incentivo di 7.500 euro per l’attivazione o l’adeguamento di sistemi di trasporto in linea con le regole contro la diffusione del Coronavirus.
Regione Lazio, Vincenzi: “Tutti gli interventi per l’emergenza Covid-19”
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