Non solo Trevignano, le altre veggenti nel Lazio

Visioni, messaggi, guarigioni miracolose e lacrime di sangue. La storia dei veggenti nella regione Lazio è piena di fenomeni paranormali

Madonna di Trevignano Romano

Madonna di Trevignano Romano

Veggenti ma non solo, nel Lazio il caso della Madonna di Trevignano è solo l’ultimo di una serie di eventi legati al culto religioso. Alcuni dei sedicenti veggenti hanno scosso la Chiesa tanto da ricevere la scomunica per scisma. La Repubblica ha scovato e raccolto le storie delle veggenti d’Italia. Ecco chi sono e la storia dei “testimoni” delle apparizioni divine della nostra Regione.

La veggente di Trevignano, Gisella Cardia e le lacrime della Madonnina

Balzata agli onori della cronaca dopo le lacrime (false) della statua della Vergine Maria a Trevignano, Gisella Cardia, 53 anni ex imprenditrice con qualche problema con la giustizia, dichiara di ricevere messaggi dalla Madonna e di essere in grado di compiere miracoli. Giunta a Trevignano dopo il fallimento della sua società, avrebbe qui preso il via una serie di strani fenomeni negli ultimi 5 anni. Secondo la donna, la stessa Madonna indicò loro il terreno da acquistare per istituire l’altare dal quale ogni 3 del mese invierebbe messaggi alla veggente. Dopo il clamore per le lacrime della statua, la commissione diocesana ha sospeso l’autorizzazione alle riunioni di culto. La donna in seguito ha affermato di aver moltiplicato gli “gnocchi”. Racconta di una cena improvvisata con cibo assolutamente insufficiente per tutti, eppure: “Io non so come sia stato possibile, ma tutti, mentre si riscaldavano e riempivamo i piatti, tutti hanno mangiato gli gnocchi e il coniglio. Quindici persone ed è incredibile questa cosa. Mentre versavo gli gnocchi il cibo non diminuiva, ma neanche quello della pentola”.

Tina Fasanella, il messaggio alla veggente del Lazio e la caduta dell’albero

Uno dei casi che suscitò clamore fu senz’altro quello della veggente romana Tina Fasanella che ricevette un messaggio dalla Vergine Maria ne 2010. Il messaggio fu: “Figlia mia Adorata non devi crucciarti perché chi prega Me e per arrivare per Mia intercessione a Mio Figlio.

Tu con Mio Figlio sei in contatto diretto, ma ricorda …un giorno cadrà’ un albero, nei pressi di casa tua e tu li metterai una Mia Statua, per tutti coloro che credono e che verranno lì per Pregare e per tutti coloro che non credono e che verranno lì per vedermi piangere, redimersi e salvarsi da questa catastrofe che sta per raggiungervi

Circa un anno e mezzo dopo il messaggio, l’albero cadde davvero e ora sul luogo in via Bonn a Roma, è stata edificata una piccola statua commemorativa.

La statua della Madonna dell'Albero a Roma
La statua della Madonna dell’Albero a Roma

Valeria Copponi, tra le veggenti del Lazio incoraggiate da Padre Amorth

Valeria Copponi dichiara di vedere Gesù e la Madonna sin da bambina ma di aver ricevuto i primi messaggi a Lourdes, mentre accompagnava il marito. La donna avrebbe avuto anche delle guarigioni soprannaturali come quella dalla sclerosi multipla di cui pare soffrisse. Fu padre Amorth a incoraggiare la veggente nella diffusione dei suoi messaggi soprannaturali. Nei confronti della donna non risultano provvedimenti da parte della Chiesa sebbene le posizioni dei sacerdoti siano molto divisive sulla sua posizione così come per molti altri veggenti non solo del Lazio.

Carmelo Bruno Carnovale, esorcismi e scomunica per il santone di Corcolle

Anche il santone di Corcolle dichiara di avere visioni di Gesù fin da bambino. Nella sua biografia dichiara: “Avevo una grande sofferenza ma i dottori mi dicevano che ero depresso. Io non sapevo, solo in seguito ho compreso che la mia anima era stata creata e generata in stretto collegamento con il Figlio dell’Onnipotente Padre” Di sé stesso parla come della “parte nascosta di Dio”. Nel tempo ha fondato un gruppo “la Voce di Gesù e Maria” e realizzato un santuario con delle docce purificatrici su un terreno di sua proprietà. Nel 2019 dalla diocesi di Tivoli e Palestrina è arrivata una scomunica per lui e per tutte le persone che presiedono ai suoi riti o ne prendono parte.

Giuseppina Norcia, da veggenti a fondatori di una nuova Chiesa nel Lazio

Madre della Chiesa cristiana universale della Nuova Gerusalemme, la sua congrega riceve la scomunica direttamente da Papa Francesco nel 2016. Siamo nel 1947 e la donna, allora bambina di 7 anni in occasione della sua prima comunione ha dichiarato di aver visto Gesù Bambino scendere da una nuvola. Giuseppina Norcia, originaria di Frosinone. Rimasta vedova in giovane età ha dichiarato di essere auto guarita da una grave malattia dopo aver visto Gesù, la Madonna e San Michele Arcangelo da cui ricevette la “missione di salvezza”. Gesù inoltre diede disposizione di edificare una chiesa in suo nome in un terreno a Gallinaro chiamandola come “Culla per Lui”. Il culto fondato nel tempo prende il nome nel 2015 di “Nuova Gerusalemme”. La signora Norcia è deceduta nel 2008, al suo posto governa la congrega suo genero che nel 2015 si è autoproclamato Papa.