Perché Roma è una città nemica degli animali

La vergognosa definizione di Roma, città nemica degli animali arriva con un indegno spettacolo di animali in mostra

Fino a qualche anno fa la vittima del “reato di maltrattamento di animali”, previsto dal codice penale, non era l'animale, ma l'uomo, che provava turbamento nel veder soffrire un animale. Antropocentrismo puro.

Ma, visto il salto indietro che ha fatto Roma in questi ultimi anni sui temi dell'etica globale e del  rispetto per TUTTI gli esseri viventi, ci accontenteremmo che il Sindaco si preoccupasse – se non degli animali – almeno di quel “turbamento” che i romani provano di fronte a tanta sofferenza e indifferenza.

Ma a quanto pare non è aria. Il vergognoso incoronamento di Roma come città nemica degli animali arriva con il patrocinio di Roma Capitale, che spicca sui cartelloni pubblicitari, ad una “Mostra di animali” che ha avuto luogo questo week-end alla Nuova Fiera di Roma. Un indegno spettacolo di animali esposti come oggetti. Non solo gatti e cani, moltissimi dei quali con le orecchie tagliate, in barba al reato di maltrattamento vigente in Italia e alla Convenzione di Strasburgo,  ma anche tanti animali esotici appartenenti a specie protette, in barba alla Convenzione di Washington. Animali delicati e sottoposti ad un'enorme stress ambientale,  come le tartarughe giganti, che sono note per la loro sensibilità e fragilità emotiva, ma anche armadilli, pappagalli, suricati…  chiusi in piccoli recinti e circondati da un'orda di visitatori, flash, urla e dal frastuono  degli altoparlanti.

L'Ente Nazionale per la Protezione Animali  protesta contro il Sindaco di Roma. E' uno scandalo, dice,  che la città  che per prima ha costituito un Ufficio Diritti Animali,  guadagnandosi già molti anni fa il titolo di amica degli animali, patrocini un evento così crudele. Il Corpo Forestale dello Stato, intanto, sta svolgendo accertamenti per individuare i responsabili degli abusi sugli animali.

Certo è che in tutto questo non si vede traccia della promessa, fatta da Marino in campagna elettorale, di restituire a Roma la sua dignità di città  solidale anche con i suoi cittadini non umani. Nulla s'è visto del recupero del ruolo dell'Ufficio comunale per il Benessere  degli Animali, finito disciolto, come fosse una discarica, nella U.O. “Rifiuti Urbani”. E nulla s'è visto di quel Garante che era stato promesso per la tutela degli animali e che avrebbe ridato a questa città l'onore di Città Civile.

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