Vi siete mai chiesti per quale motivo da un po’ di tempo a questa parte i rami degli alberi caduti vengono abbandonati su strade, marciapiedi, accanto alle fermate dei bus, ai cassonetti e su parcheggi?
Ebbene, sappiate che un sequestro giudiziario impedisce all’Ama o al Servizio Giardini di rimuoverli, così che nel tempo questi si trasformano in cumuli maleodoranti di rifiuti di ogni tipo e materiale in decomposizione.
Tutto nasce da un provvedimento del procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dalla PM Clara De Cecilia atto a individuare eventuali responsabili di disastro colposo.
Il provvedimento si è reso necessario per cercare di capire se gli incidenti da caduta rami che in alcuni casi si sono verificati ai danni del cittadini, siano provocati dalla cattiva manutenzione della vegetazione e dalle mancate potature.
Il problema sta nei tempi delle indagini che, ahimè, sono spesso biblici.
Così i rami giacciono per mesi, anni alla mercé delle intemperie diventando nella maggior parte dei casi un raccogliticcio di immondizia e perdendo quelle caratteristiche utili alle perizie della magistratura.
E quel pezzo di carta che recita “area sottoposta a sequestro giudiziario” (nei rari casi in cui non sia stato cancellato dagli agenti atmosferici) piuttosto che un provvedimento a tutela dell’incolumità dei cittadini, ha invece l’aspetto di una autentica beffa a danno degli stessi.
Perché in alcuni casi, prendere semplicemente un autobus, parcheggiare o solo camminare diventa una “mission impossible” quando ci si trova a combattere con questi orrori abbandonati sul nostro cammino.
Chissà che la PM, vedendo queste immagini non cambi idea….
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