Frascati, Chef Rubio aggredito davanti casa: “Sono stati gli ebrei sionisti, erano in sei”
La polizia sta indagando sul coinvolgimento di eventuali gruppi organizzati. Nel frattempo i sostenitori di Rubio esprimono preoccupazione per la sicurezza dello chef
Chef Rubio, all’anagrafe Gabriele Rubini, noto chef e conduttore televisivo italiano, è stato vittima di una brutale aggressione davanti alla sua abitazione alle porte della Capitale.
Immagini postate da Chef Rubio su X
In un drammatico video postato sul social X, Rubini ha raccontato di essere stato assalito da un gruppo di sei persone che lo hanno atteso fuori casa e hanno tagliato i fili del cancello per colpirlo. “Terroristi – ha denunciato Rubio nel video – questi sono gli ebrei sionisti: mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi”.
Rubini è conosciuto per il suo lavoro culinario e televisivo, avendo raggiunto la fama grazie a programmi come “Unti e Bisunti” su DMAX, dove esplora le tradizioni dello street food italiano. Tuttavia, Chef Rubio non è solo un personaggio televisivo; è anche un noto attivista pro Palestina, spesso impegnato in cause politiche contro le politiche israeliane nei confronti dei palestinesi. Questo suo attivismo lo ha reso una figura controversa e spesso oggetto di polemiche.
Una spedizione punitiva
In altre immagini pubblicate sullo stesso social, si può vedere l’interno dell’auto di Rubini con vetri frantumati sui sedili e tracce di sangue. Ci sono anche foto che lo ritraggono sorridente al pronto soccorso, dove è stato medicato per le ferite alla testa, con evidenti segni di colpi soprattutto all’occhio destro. L’aggressione non è stata ancora denunciata alle forze dell’ordine.
Negli ultimi mesi, Rubini è stato al centro di numerose controversie legali per i suoi post antisemiti e per presunta istigazione all’odio razziale.
L’episodio dell’aggressione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni, dove l’attivismo di Chef Rubio, spesso espresso in maniera provocatoria, continua a suscitare forti reazioni sia di sostegno che di condanna. La sua figura di chef e attivista rimane divisiva, polarizzando l’opinione pubblica tra chi lo vede come un paladino della giustizia per il popolo palestinese e chi lo critica per i suoi toni duri e le sue azioni estreme.
La polizia sta indagando sull’episodio e sul coinvolgimento di eventuali gruppi organizzati. Nel frattempo, la comunità internazionale e i sostenitori di Rubio continuano a monitorare la situazione, esprimendo preoccupazione per la sicurezza dello chef.