Roma, Chiara Ferragni a Palazzo Barberini ed è guerra sul Web: non è arte

Chiara Ferragni, la visita di ieri 2 settembre a Roma, da parte dell’influencer da 20 mln di follower scatena dibattiti: arte o imprenditoria?

Chiara Ferragni a Roma

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni a Roma. È la Galleria Nazionale d’Arte Antica Palazzo Barberini Corsini in Roma a dare notizia ufficiale della visita della popolare imprenditrice, avvenuta ieri, sui propri canali Instagram e Facebook. Si legge “Si scateneranno polemiche? Lei è Chiara Ferragni e ha scelto di visitare Palazzo Barberini per scoprire uno dei più importanti musei romani. E voi quando verrete a scoprire le nostre meraviglie?”. Le foto della nota influencer, immortalata accanto alla Giuditta e Oloferne di Caravaggio e all’ Amor Sacro e Amor Profano di Giovanni Baglione, sono state postate anche sul suo canale Instagram. Canale che conta ben venti milioni di follower.

Chiara Ferragni a Roma: i commenti

Numerosi e immediati i commenti degli utenti tra cui: “Marchetta pubblicitaria” ; “Ringrazio gli Uffizi, i Musei Vaticani e le gallerie Barberini Corsini per avermi fatto conoscere Chiara Ferragni, non avevo idea di chi fosse”.

E ancora: “Triste pensare che le persone debbano essere stimolate in questo modo”. Altri al contrario hanno replicato positivamente “La sua visita porterà sicuramente nuovi visitatori alle Gallerie. Mi pare un fatto molto positivo”; “Ritengo bellissimo vedere la Ferragni provare interesse per uno dei Musei più belli di Roma”.

Già il “caso mediatico” era nato a Luglio con un selfie che ritraeva l’influencer agli Uffizi di Firenze accanto alla Venere di Botticelli e se allora il Direttore del Museo Eike Schmidt aveva manifestato tutta la sua verve “giovanilista” dichiarando una «visione democratica» dell’arte dall’altro lato c’era chi, tra gli studiosi, non ne aveva condiviso la scelta come Tommaso Montanari il quale criticandone “l’operazione” sosteneva come la Primavera di Botticelli fosse diventata una “testimonial alla Ferragni” e non l’inverso.

Emancipazione dei Musei dal successo Social

Sarcastico e pungente stavolta è stato l’intervento di Daniele Radini Tedeschi, uno tra gli autorevoli  studiosi del Caravaggio, che dal suo canale Instagram, seguito da oltre trentaseimila follower ha vivacemente commentato l’accaduto. 

Lo studioso ha posto l’attenzione sulla necessità di una emancipazione dei Musei, specie se pubblici e statali, da mode, social, scelte di marketing o testimonial. E ha scatenato così una querelle di interazioni negative degli utenti verso il Museo. E siamo solo all’inizio. 

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