Roma, Covid-19 e droga: la criminalità dello stupefacente sui mezzi di trasporto

Il lockdown non impedisce ai pusher di smerciare, soprattutto su taxi e bus, ma il problema sarà quando finiranno i rifornimenti di droga…

Mondo delle droghe e giovanissimi

Mondo delle droghe e giovanissimi

Polizia e Carabineri nella Capitale, si trovano di fronte a modalità dello spaccio mai viste prima: da quando, dal 12 marzo, il lockdown rende difficile la vita anche alle organizzazioni criminali, le forze dell'ordine hanno assisitito ai più fantasiosi modi di consegnare le dosi. C'è chi usa il pretesto di portare a spasso il cane, chi prende il taxi per arrivare al suo "cliente", come ha fatto un cittadino bengalese di 21 anni, che a bordo di un taxi, ha potuto spacciare lungo via Casilina. I carabinieri, quando hanno ispezionato il suo zaino hanno scoperto 10 panetti da 100 grammi di hashish. Nel quartiere Tor Bella Monaca lo spaccio è asettico e attento alle norme anti contagio: ci si scambia denaro e bustine con guanti e mascherine, non ci si vorrà mica fare del male.

Un investigatore spiega che Tor Bella Monaca ha superato per numeri dello sapccio perfino Scampia, a Napoli, ci infroma la Republica.  

Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini, una casa di recupero per la riabilitazione da alcol, droga e gioco d'azzardo a Roma, spiega che sicuramente la droga sta continuando a girare perché ci sono stati decine di casi di overdose anche durante il bloco delle attivià e la loro struttura inoltre non è stata presa d'assalto da persone in crisi d'astinenza.

Ciò che preoccupa paradossalmente polizia e investigatori ma anche alcuni psicologi della dipendenza è la fine improvvisa dei rifornimenti via mare e aereo. Come si affrontrà la crisi di astinenza improvvisa senza sufficienti aiuti di migliaia di tossico dipendenti? come si arginerà la loro dipendenza che può spingere ad atti criminali anche efferati per procurarsi la droga? 

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