Roma, in vendita la casa di Raffaella Carrà. Arcigay: “Diventi museo”

L’immobile in vendita potrebbe essere trasformato in casa museo, come molte delle storiche abitazioni degli artisti che hanno scritto la storia della cultura pop italiana

Raffaella Carrà

Raffaella Carrà

A Roma esiste un appartamento in vendita che non ti aspetti. È la casa a Vigna Clara dove viveva Raffaella Carrà. Se dunque siete disposti a investire una fortuna in una casa che fa decisamente “furore” ecco l’occasione.

La zona

L’appartamento di Raffaella Carrà si trova nel quartiere Vigna Clara a Roma, in un comprensorio composto da quindici palazzine di lusso con piscine e campi da tennis.

Accanto alla casa della Carrà viveva Gianni Boncompagni, storico compagno della showgirl. Boncompagni per primo acquistò l’immobile. In seguito anche Raffaella Carrà acquistò un appartamento per stare più vicina al compagno.

Il comprensorio di Vigna Clara è popolarmente conosciuto come la Hollywood di Roma. Dotato di parco, piscina, campi da tennis e ovviamente portineria h24 per la sicurezza dei residenti e il loro confort.

L’appartamento

L’appartamento di Raffaella Carrà vanta una superficie di 420 metri quadrati. Composto da nove camere da letto e nove bagni, più cinque vani e tre bagni della zona giorno. Nella camera padronale è stato costruito un bagno con vasca idromassaggio e sauna. A disposizione per gli ospiti tre camere e una palestra.

“Facciamone un museo”

L’idea dello scrittore Jonathan Bazzi, rilanciata da Francesco Angeli, Presidente Arcigay Roma è quella di trasformare la casa in un museo. Come per le case dei maggiori artisti scomparsi.  

“Apprendiamo a mezzo stampa che la villa di Raffaella Carrà nel quartiere di Vigna Clara a Roma è in vendita – ha dichiarato Angeli – Ci uniamo per questo all’appello dello scrittore Jonathan Bazzi affinché la casa diventi un museo dedicato alla grande artista e icona della comunità LGBT+”.

Noi auspichiamo e chiediamo che la villa sia acquistata dallo Stato, attraverso gli enti locali, la Regione o il Ministero dei Beni Culturali, e trasformato in un museo che possa portare avanti la memoria di Raffaella Carrà”.