Roma. Insulto alla sindaca, Raggi: “Salvini non parlerebbe a un uomo come a me”

“Sono vittima di attacchi e insulti sessisti da prima che mi sedessi in Campidoglio”

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Matteo Salvini e Virginia Raggi

Matteo Salvini in visita ieri al parco di Centocelle a Roma, rivolgendosi alla sindaca Virginia Raggi ha usato un’espressione poco felice nei suoi confronti. “Noi apriamo i campi rom? ma questa è scema, poverina“, ha detto il leader della Lega rivolgendosi ai giornalisti presenti.

La Raggi a RaiNews24 sulla presenza di Salvini a Centocelle ha dichiarato: “Immaginiamo che risposte possa dare. La sua forza politica ha aperto i campi rom, uno fu sgomberato senza bonifiche, invece noi faremo la bonifica al parco archeologico”.

Commentando le parole della prima cittadina della capitale, Matteo Salvini si è lasciato andare a una frase che assomiglia più a un’offesa.

“Con tutto il rispetto, un sindaco che dice: faremo le bonifiche, faremo… (un sindaco che adora il futuro, gli suggeriscono) e che hai fatto per quattro anni e mezzo? Dovrebbe chiedere scusa ai cittadini e cambiare mestiere, ma la risposta gliela daranno i romani”, così il leader del Carroccio.

Nel linguaggio comune, dare dello “scemo” a una persona implica, in sé, l’attribuzione di un concetto negativo e dispregiativo.

L’impropèrio di Matteo Salvini a Virginia Raggi non ha provocato biasimo sul leader della Lega, ma ha trovato un silenzio assordante da parte dei politici tutti. Anche dal Movimento Cinque Stelle, non pare ci siano state delle reazioni di forte condanna dell’insulto e di solidarietà alla sindaca.

L’espressione dispregiativa di Salvini avrebbe dovuto scatenare l’indignazione unanime della politica.

La reazione di Virginia Raggi

Virginia Raggi, ospite del Gr1 Rai, risponde all’insulto del leader della Lega che ieri l’aveva apostrofata dandole della “scema”.

“Salvini mi avrebbe insultata anche se fossi stata un uomo? Non sono nella testa di Salvini, ma direi di no. Gli uomini si criticano tra di loro sul merito, verso le donne si scivola invece spesso verso l’insulto”.

Siamo in un Paese veteromaschilista – prosegue la sindaca – e alcuni esponenti dei partiti fanno capire quale concezione abbiano delle donne… poverini”. 

Scarsa solidarietà dal mondo femminile

“Molto più di un po’ di solidarietà mi è mancata. Io sono vittima di attacchi e insulti sessisti da prima che mi sedessi in Campidoglio, già dalla campagna elettorale. C’è scarsa solidarietà dal mondo femminile, ed è un peccato: se già noi donne non facciamo scudo sarà difficile cambiare la mentalità degli uomini”, conclude Virginia Raggi.

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