Scuola, gli studenti manifestano a Roma contro la dad e vogliono tornare in classe

La denucia: “Il numero di suicidi, di disturbi alimentari, di depressi, sta salendo enormemente e la politica si gira dall’altra parte”

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Scuola, studenti manifestano contro la dad

Ritornare a scuola e in sicurezza. Avere dei mezzi pubblici adeguati e in linea con le norme anti Covid, e scuole allestite con adeguati distanziamenti e norme che evitino il diffondersi del contagio. E’ quello che chiedono gli studenti delle scuole superiori in protesta, questa mattina, a Roma. Diverse le manifestazioni: alcune davanti ai licei, altre in piazza, una in Campidoglio: “Siamo qui, in particolare sotto al Campidoglio, per manifestare per l’inefficienza dei trasporti pubblici che ci impedisce un ritorno a scuola in sicurezza e in presenza. Ma in generale siamo qui per manifestare contro quella che è una linea politica attendista da parte delle autorità tutte rispetto a questo momento di emergenza e di pandemia”. Sono le parole di Giuseppe L., rappresentante d’istituto del liceo Dante Alighieri e promotore della manifestazione.

“Non possiamo aspettare la morte del virus”

“La soluzione non è aspettare che la pandemia passi. La soluzione è risolvere i problemi che stano ampiamente alterando la nostra vita. Per noi studenti è importante tornare a scuola. Non siamo in pandemia ma in sindemia, una crisi sociale e culturale fortissima. Il numero di suicidi, di disturbi alimentari, di depressi, sta salendo enormemente e la politica si sta girando dall’ altra parte. La politica tutta. Ma qui si va oltre, si parla di buon senso, di giovani che stanno perdendo la speranza nel futuro, e hanno tutto il diritto di riacquistarlo. La protesta è nata in maniera spontanea e siamo riusciti a farla rimanere spontanea. Siamo totalmente indipendenti da movimenti politici e sindacati studenteschi di qualunque colore – sottolinea.

Non pretendiamo di avere le competenze per fornire una soluzione ma siamo sicuri di conoscere i problemi. E già identificare il problema è il primo passo verso la soluzione”, ha concluso. Dai megafoni degli altri studenti in piazza del Campidoglio la richiesta è chiara: “vogliamo tornare a scuola”.

Gli studenti vogliono tornare a scuola

Non solo Campidoglio: centinaia di studenti si sono riuniti davanti al ministero dell’Istruzione, per una manifestazione promossa dalla Rete degli studenti medi e dal Movimento Priorità alla scuola. “Scuola è futuro”, “La nostra sicurezza è la lotta”, “A scuola con sicurezza”, “Sciopero a oltranza contro Miur e Governo”. Sono alcuni dei cartelli esposti nel corso della manifestazione. Gli studenti manifestano contro la didattica a distanza e la confusione delle decisioni sul rinvio delle aperture degli Istituti superiori. “Contestiamo anni e anni di disinvestimento sulla scuola, affermiamo con forza che questa pandemia non ha inventato niente, ha soltanto reso evidenti i problemi strutturali dei quali la scuola italiana verteva da anni”, affermano i manifestanti.

“Come studenti e studentesse siamo ancora una volta in piazza per dire che la didattica a distanza non può e non deve sostituirsi in nessuna misura alla scuola, la scuola è altro, la scuola è rapporto umano, la scuola è interpersonalità, noi dobbiamo con forza dire che la didattica a distanza è una misura emergenziale e così deve rimanere”, continuano gli studenti in presidio davanti al Miur. “Noi dobbiamo tornare nelle nostre aule e vogliamo tornarci in piena sicurezza. Abbiamo il diritto a vivere la nostra scuola, abbiamo il diritto di vivere con i nostri compagni di classe, abbiamo il diritto di avere una istruzione di garanzia.

Non si può creare uguaglianza con le scuole chiuse

Se veramente la nostra costituzione all’articolo 3 sancisce l’eliminazione di ogni disuguaglianza e sancisce l’uguaglianza formale e sostanziale davanti alla legge non si può creare uguaglianza senza investire sulla scuola, non si può creare uguaglianza con le scuole chiuse”,

Tra le altre manifestazioni nella Capitale, gli studenti del liceo Cavour hanno dialogato con il direttore dell’Espresso Marco Damilano. Al Giulio Cesare si è svolto un sit in e lo sciopero della Dad che andrà avanti anche nei prossimi giorni. Davanti al Virgilio gli studenti hanno partecipato a una lezione di filosofia “La scuola tra physis e prassi”, così come al liceo Manara, dove il professore di Filosofa Paolo Vernaglione ha tenuto una lezione all’aperto sui diversi ruoli che la scuola ha avuto nella società nel corso del tempo. Al Brancaleone si è tenuta una lezione dei Giuristi democratici. Sit in anche per gli studenti del liceo Mamiani, è stato necessario l’intervento della polizia locale per delimitare l’area intorno all’Istituto.

Fonte: Agenzia Nova

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