Sostituzione ascensore condominiale: tutto quello che c’è da sapere

Dagli anni ‘80 l’installazione dell’ascensore condominiale è obbligatoria per tutti gli edifici con più di 3 piani

Ascensore condominiale

Ascensore condominiale

L’ascensore condominiale è un elemento importante quando siamo di fronte a strutture con diversi piani ed è tra gli interventi più comuni per dare alle strutture un valore maggiore e una maggiore accessibilità. Dagli anni ‘80 l’installazione dell’ascensore è obbligatoria per tutti gli edifici con più di 3 piani e, per le strutture realizzate prima di questa data, si può richiedere l’installazione con l’obiettivo di rimuovere le barriere architettoniche al fine di favorire l’accesso alle persone con disabilità e quindi evitare l’opposizione dei condomini come servizio gravoso o voluttuoso.

Su https://alfaelevatori.it/ potete trovare una serie di consigli sulle tipologie di ascensore, una panoramica sulle loro capacità di trasporto e indicazioni preliminari per l’installazione, così da avere un’idea generale su quali sono le opzioni possibili.
In un contesto condominiale ricordiamo che l’installazione ex-novo di un ascensore e la sua sostituzione hanno delle procedure diverse, anche perché nel caso di interventi innovativi per un edificio è importante capire poi il vantaggio che si crea. Per l’installazione di nuovi ascensori inoltre ci sono anche le agevolazioni dell’Ecobonus, che devono rispettare norme ben specifiche, e che quindi hanno una procedura più lunga e diversificata.

Nel caso in cui invece l’ascensore fosse già presente nel condominio, come bisogna agire per la sostituzione?
La gestione dell’approvazione dei progetti in un condominio è determinata dall’assemblea ed è responsabilità dell’amministratore di condominio, che accoglie eventuali richieste e/o provvede a fare proposte, coordinare le situazioni interne dei condomini, nel rispetto delle norme del codice civile e delle normative interne.

Come funziona la sostituzione di un ascensore

Quando si deve sostituire un ascensore in un condominio, magari perchè vetusto, a livello giuridico non parliamo di innovazione all’interno del contesto residenziale perché non si va ad alterare in maniera sostanziale lo spazio comune. Si procederà quindi all’approvazione mediante parere positivo dell’assemblea dei condòmini con una maggioranza del 50% dei presenti che rappresentino il 50% del valore dell’immobile.
Il procedimento è dunque più snello perché rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria e non richiede un 50% di consensi a fronte di un valore dell’immobile di due terzi, come accade per l’approvazione di nuovi progetti.

Come si dividono le spese

Per procedere alla suddivisione delle spese, bisogna partire dal presupposto che l’ascensore è sicuramente più utilizzato da chi deve accedere ai piani superiori e quindi la rata è più alta per chi abita ai piani successivi al primo. Il codice civile inoltre prevede una ripartizione basata anche sulle altezze dei soffitti, delle cantine e delle mansarde, che incidono sul valore dell’appartamento e quindi sull’importo da versare.
Chi però vive al piano terra ha comunque un suo ritorno nella sostituzione dell’ascensore, perché è un servizio che va ad aumentare il valore complessivo dell’edificio e quindi anche del suo appartamento; è inoltre uno strumento necessario per accedere alle terrazze quindi, seppur in maniera minore, occorre anche a lui.
La ripartizione pertanto andrà fatta per piano e riguarda tutti gli abitanti del condominio, perché, come già detto prima, il lavoro rientra tra gli interventi straordinari, ma comunque previsti.

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