Vaccini anti-Covid, Russo: “Rischio ipertensione polmonare e non conosciamo l’incidenza”

“Ricordiamoci inoltre che per oltre 12 mesi il Governo in Italia ha praticamente reso impossibile eseguire le autopsie dei morti di Covid-19”

vaccino anti covid-19

Vaccino anti Covid

La vaccinazione per il Covid-19 è sicuramente una potente arma a nostra disposizione per combattere questa terribile pandemia, ma solo se usata insieme ad altri accorgimenti di igiene e sanità pubblica in quanto per esempio sappiamo che è “bucata” da alcune varianti del Covid-19 (specie nelle vaccinazioni incomplete) e non protegge dai contagi né previene la possibilità di essere portatori ed infettare gli altri. Solo i prossimi mesi ci diranno di più.

Vaccini e rischio Ipertensione polmonare secondaria

Quindi, il vaccino che ci propongono potrebbe essere incompleto perché la sua sperimentazione è stata breve, numericamente scarsa (se raffrontata alla popolazione mondiale a cui viene offerto) e soprattutto ben poco sappiamo circa le conseguenze a medio e lungo termine sia della malattia curata e guarita che della vaccinazione profilattica.

Qualche voce preoccupata si è levata per le possibili conseguenze ipercoagulative polmonari con elevati livelli di D-Dimero (parametro molto sensibile di coagulazione) a medio-lungo termine in una piccola parte di pazienti sottoposti a vaccinazione. Certamente, almeno su base teorica, non si può escludere lo sviluppo in alcuni pazienti (quanti?) di una cd “ipertensione polmonare secondaria” dovuta alla ostruzione trombotica del microcircolo venoso polmonare.

Questa grave ed invalidante complicanza, tipica della malattia polmonare cronica ostruttiva BPCO e dei tabagisti e che una volta insorta rapidamente conduce a morte il paziente, è assai rara nei pazienti con polmoni sani e non sottoposti ad offese batteriche o virali, oppure autoimmunitarie.

Tuttavia il costo sociale ed umano della ipertensione polmonare secondaria (specie come effetto a distanza dalla malattia Covid 19 guarita o peggio dalla vaccinazione) sarebbe probabilmente molto alto e difficilmente stimabile oggi. E soprattutto ci sono molti studi che dimostrano come la genesi immunologica dei danni polmonari sia la base poi dei decessi (storm citochinico).

L’autorizzazione emergenziale e la sperimentazione breve

L’ autorizzazione emergenziale FDA in USA ed EMA/AIFA in UE/Italia alla somministrazione nella popolazione generale dei vaccini per il Covid 19 non ha permesso una sperimentazione di lunga durata (data la emergenza in atto) e quindi la possibilità, almeno teorica esiste di questa grave complicanza.

Questo ci dovrebbe indurre alla prudenza, a mio personale giudizio, quando per esempio decidiamo direttamente (o indirettamente mediante vincoli burocratici amministrativi), di vaccinare in via profilattica categorie di individui che storicamente non hanno praticamente mai avuto la malattia in forma grave (i bambini ed i giovani). Il principio di precauzione e prudenza in Medicina è assolutamente mandatorio a mio giudizio.

Un anno di autopsie negate

Prima di bollare le opinioni altrui come disinformazione o fake news perché non la pensano come la massa o pensiero unico, cerchiamo sempre di ragionare e di aprirci liberamente al confronto ed al dialogo tra scienziati ed esperti del settore.

Ricordiamoci tutti che per oltre 12 mesi il Governo in Italia ha praticamente reso impossibile eseguire le autopsie dei morti di Covid 19, rendendo quindi impossibile o quasi approfondire la etiopatologia della malattia.

Buone e libere riflessioni!

Dott. Francesco Russo, Medico-Chirurgo

Ricercatore Confermato – Dipartimento di Scienze Chirurgiche

Università di Roma Tor Vergata

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