Vaccino J&J sospeso. Blocco somministrazioni drive-in Valmontone: parla il sindaco Latini

La sospensione del vaccino Johnson & Johnson oltreoceano ha avuto immediati effetti sulla campagna vaccinale europea, fino al drive-in vaccinale di Valmontone

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Valmontone, primo Drive-in per vaccinazione in Italia allestito in un Outlet

Drive-in vaccinale di Valmontone, ancora problemi di sicurezza nella campagna vaccinale contro il sars-coV-2. La sospensione del vaccino Johnson & Johnson oltreoceano ha avuto immediati effetti sulla campagna vaccinale europea. La somministrazione sarebbe stata sospesa per casi di trombi su sei donne vaccinate.

Il ministro Speranza ha commentato: “La scelta di Johnson & Johnson di non immettere immediatamente il vaccino in commercio in Europa è una scelta di natura precauzionale, così come quella dell’Fda Usa”. Proprio ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, aveva visitato il nuovo drive-in vaccinale di Valmontone, con la presenza del sindaco Alberto Latini. Si tratta del primo drive-in vaccinale nel Lazio, aprirà a fine aprile, ovvero proprio in concomitanza con l’arrivo del vaccino Jhonson & Jhonson. La somministrazione è effettuata senza scendere dall’auto.

Drive-in Valmontone, un’eccellenza unica nel Lazio

Il centro vaccinale di Valmontone è stato realizzato partendo dai modelli di successo già attivi negli Stati Uniti. Esso consentirà, rispetto alla modalità walk-in, una maggiore rapidità nell’afflusso e nel deflusso degli utenti e, più in generale, di tutte le operazioni vaccinali, traducendosi in numeri molto più elevati, seppur a parità di risorse. Però al momento la distribuzione del siero J&J ha fermato la macchina della somministrazione. Questo rallenterà le somministrazioni anche nei Comuni limitrofi come Colleferro, Segni, Artena, Labico, Paliano e tanti altri.

Il sindaco di Valmontone Alberto Latini ha dichiarato questa mattina ad una nostra intervista: “Purtroppo è un fatto che non dipende da noi, si tratta di competenze governative nazionali, noi non possiamo far altro che sperare che le dosi arrivino presto. Altrimenti non usciremo mai da questa situazione e intanto l’economia del paese muore. Il senso di frustrazione è forte ma ho fiducia che recupereremo presto”.

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