Vaccino Spallanzani, iniziano i test su 90 volontari. Ecco come partecipare

Il vaccino italiano, quello che sperimentiamo allo Spallanzani potrebbe rivelarsi più economico, più efficace e più semplice da utilizzare

Vaccino Spallanzani

Ospedale Spallanzani

Vaccino Spallanzani. Parte il 24 Agosto la sperimentazione su 90 volontari. 45 sotto i 55 anni e 45 sopra i 65 anni di età. È un vaccino tutto italiano e se è vero che ci sono vaccini già in fase 3 come l’Oxford, è altrettanto vero che se il vaccino Spallanzani si dimostrerà efficace potrà essere in prospettiva una buona alternativa, anche più economica.

Dott. Mauro Zaccarelli, infettivologo dello Spallanzani

Il Dott. Mauro Zaccarelli spiega ai nostri lettori le fasi del cosiddetto Vaccino Spallanzani

“Il vaccino dello Spallanzani è un nuovo vaccino, completamente italiano che verrà testato nel nostro istituto. Si tratta di un vaccino nuovo che ha delle caratteristiche in parte simile ad altri vaccini che sono già in fase di sperimentazione. Ma è comunque diverso e quindi dovremmo vedere quanto funziona, se può essere utile e quanto può esserlo in prospettiva futura. La sperimentazione inizia il 24 agosto ed è una fase 1.

Che vuol dire? Vuol dire che è una fase iniziale in cui viene testata sia la risposta anticorpale dei pazienti sia soprattutto la tossicità su un numero limitato di persone. Sono 90 i primi pazienti volontari che verranno inseriti. 45 pazienti al di sotto dei 55 anni e 45 sopra i 65 anni. Per essere sottoposti al test non devono aver mai contratto il virus Sars Cov 2 (Coronavirus). Non devono avere patologie di rilievo, devono avere gli esami in ordine, non devono essere stati mai sottoposti a sperimentazione. E comunque non devono essere trattati con farmaci che possono essere sperimentali. Andranno valutati se idonei e se idonei verranno inseriti nello studio.

8 mesi per la fase 1 e gli altri vaccini

Il vaccino verrà iniettato inizialmente e poi in seguito per almeno 8 mesi con prelievi di controllo mensili. Naturalmente chi accetta il test accetta anche di essere sottoposto a tutti i controlli. Superata la fase 1 si passerà ad una fase successiva con più pazienti.

La fase 1 è la fase iniziale e l’obiettivo è arrivare alla fase 3 che è quella allargata che poi permetterà di valutare se il vaccino è efficace e va fatta su un gran numero di pazienti. Ci sono vaccini già in fase 3 come quello di Oxford, di cui si è parlato moltissimo e anche un vaccino cinese sempre basato sullo stesso sistema del vettore virale. Questi vaccini ovviamente sono più avanti e potrebbero essere già disponibili a fine anno o ad inizio anno prossimo.

Il vaccino italiano, quello che sperimentiamo allo Spallanzani, avrà bisogno di più tempo. Però non è detto che sia fuorigioco perché ha bisogno di più tempo. E’ possibile che il nostro si riveli più economico, più efficace, più semplice da utilizzare. Quindi comunque per noi potrebbe essere il vaccino di scelta, una volta sperimentato e dimostrato efficace. Per chi vuole provare a sottoporsi alla sperimentazione, sul sito dello Spallanzani ci sono le indicazioni per contattare l’istituto. Infatti si tratta di volontari. Vediamo che cosa ci aspetta nei prossimi mesi per capire se il vaccino totalmente italiano avrà il suo spazio nel vincere la battaglia contro il Coronavirus”.

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