Via libera a Raggi bis e alleanze. Su Rousseau 80,1% favorevole al terzo mandato

I risultati di oggi certificano l’allineamento tra buona parte della base e i big del Movimento

via libera a raggi bis

Chiara Appendino e Virginia Raggi

Con la vittoria del “Sì” al quesito sul mandato zero, (i favorevoli su Rousseau sono stati l’80,1%), gli iscritti del M5s hanno suggellato la possibilità per Virginia Raggi, ma anche per Chiara Appendino, di ricandidarsi a sindaco nella primavera del 2021 e di provare quindi a riconquistare il Comune di Roma e quello di Torino.

Meno netta, al contrario, è stata la vittoria del “Sì” al secondo quesito, quello con cui il M5s ha chiesto agli iscritti il via libera ad alleanze a livello locale con altri partiti che potrebbero tradursi in un inedito “abbraccio” con il Pd anche a Roma, se non al primo turno almeno al secondo.

In questo caso il 59,9% ha votato a favore mentre il “No” ha toccato il 40,1%. Luigi Di Maio, annunciando ieri il suo “Si” aveva spiegato come il quesito in questione non chiedeva “niente di più e niente di meno di quello che abbiamo già fatto al Governo centrale”.

Ma i risultati di oggi fotografano anche il malumore di quanti non vedono di buon occhio possibili convergenze anche a livello locale con gli attuali alleati di Governo del Pd, o con altre forze politiche. Ora la palla passa proprio nelle mani delle due sindache pentastellate. Raggi ha già esultato via Facebook.

“Mi ricandido- ha scritto- ora avanti a testa alta. Insieme. Grazie a tutti per il sostegno e l’incoraggiamento che non avete mai fatto mancare”. 

I risultati di oggi erano comunque attesi e certificano l‘allineamento tra buona parte della base e i big del Movimento, a partire da Luigi Di Maio e Roberto Fico fino allo stesso Beppe Grillo, che nelle ultime ore avevano espresso la loro posizione pubblicamente a favore di un bis di Raggi.

Escono invece indeboliti dal voto quegli esponenti pentastellati, vedi Roberta Lombardi nel Lazio, da sempre critici e contrari a una possibilità di un bis per la sindaca romana. Resta da capire come si tradurrà il malumore di questi dirigenti e dei militanti che oggi hanno votato ‘No’ ai due quesiti.

Tra loro, oltre a Lombardi, spicca a livello locale il consigliere romano Enrico Stefano. Restano, sullo sfondo, da capire anche le mosse di Alessandro Di Battista, da sempre schierato per un Raggi bis ma fortemente contrario a un’alleanza con il Pd, e la risposta che dovrà fornire, dopo l’estate, proprio il Partito Democratico.

I Dem capitolini si sono sempre detti contrari a un dialogo con i 5 stelle, a maggior ragione con Raggi in campo. La fuga in avanti dell’attuale sindaca e l’odierna vittoria del “S씑 rischiano di complicare la partita del Pd verso il Campidoglio.

Lo schema, al Nazareno, prevedeva di incassare i voti pentastellati in un eventuale secondo turno a Roma. Come potranno farlo dopo gli scontri che potrebbero emergere al primo turno con Raggi, bollata come “il peggior sindaco di Roma degli ultimi anni”, resta tutto da verificare. (Zap/ Dire) 

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