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Dimissioni

Zingaretti si dimette da segretario del Pd: “mi vergogno che nel mio partito si parli solo di poltrone”

di Redazione
Il segretario del Partito Democratico ha annunciato le sue dimissioni su Facebook
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Nicola Zingaretti
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“Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità.

“Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, mi dimetto”. Lo ha reso noto su Facebook il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. “Il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il partito”, ha aggiunto.

“Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli.

A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie. Ciao a tutte e tutti, a presto”. Così Nicola Zingaretti su Facebook.

Zingaretti candidato a Roma?

Dopo aver annunciato le dimissioni, Nicola Zingaretti avrebbe due strade davanti, secondo fonti del Pd contattate dalla Dire. La più difficile porta al Campidoglio. In questo senso Zingaretti potrebbe mettere a frutto l’asse coi M5s realizzato alla Regione Lazio.

Chi propende per questa tesi, fa notare la singolare coincidenza tra la scelta del segretario dem (formalmente Zingaretti è ancora alla guida del Pd) e il decreto che posticipa a ottobre la data delle elezioni.

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La seconda strada riporta invece dal Pd al Pd. Le dimissioni, come scrive lo stesso Zingaretti e come è previsto dallo statuto dem, devono essere ratificate dall’Assemblea nazionale del 13 e 14 marzo. E Zingaretti in assemblea avrebbe la maggioranza anche senza la convergenza di Base riformista, l’area di Lotti e Guerini.

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Cosa farebbe se l’assemblea respingesse le sue dimissioni? In rete, sotto il post in cui lui le annuncia, sono decine i post che lo invitano a tornare sui suoi passi e auspicano che l’assemblea nazionale non le recepisca.

(Rai/ Dire)

 
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