Codice della strada: 2.600 € di multa a chi guida con il cellulare

Nuovi obblighi per i monopattini e zone con priorità ai ciclisti. Ma anche sanzioni e sospensione della patente a chi guida col cellulare

Guida con cellulare

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo disegno legge sul Codice della strada. Il testo, potrebbe diventare legge già in autunno avendo già incassato l’approvazione della Conferenza unificata.

Molte le misure pensate per contrastare gli incidenti stradali e arginare il problema delle distrazioni alla guida. Introdotte nuove pene e inasprite quelle già esistenti.

Alcol e droghe: nessuna tolleranza per i recidivi

Chi è stato già condannato per guida in stato di ebrezza o viene trovato con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite e il rinnovo della patente potrà avvenire solo con una nuova visita medica.

In caso di recidiva, le pene per la guida sotto effetto di alcolici aumentano di un terzo e non sarà possibile guidare nessun veicolo che non abbia istallato il sistema “alcolock“, un dispositivo che impedisce alla macchina di avviarsi se rileva tasso alcolemico oltre lo 0.

Per chi invece viene trovato alla guida drogato non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.

Guida col cellulare: fino a 2.600 euro

Massima attenzione per chi guida con il cellulare. I casi terribili di cronaca che riguardano incidenti mortali causati proprio dalle distrazioni con l’uso di cellulari portano il Consiglio dei ministri a varare pene molto severe.

Per chi viene fermato mentre usa il cellulare alla guida la sanzione potrà arrivare fino a 2.600 euro. 

Multe aumentate per chi supera i limiti di velocità e per i recidivi, fino a 1.084,00 euro di multa oltre alla sospensione della patente fino a 30 giorni. Sospensione della patente anche per chi guida contromano o passa con il semaforo rosso.

l disegno di legge introdurrà anche maggiori specifiche sulle aree Ztl, norme per la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, regole più severe per la sosta vietata e omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che non dovranno essere posizionati in punti strategici solo “per fare cassa”, ha dichiarato il ministro Salvini.

Piste ciclabili, monopattini e controlli da remoto

Tra le novità più interessanti c’è quella di aumentare le aree con piste ciclabili e individuare zone con priorità ai ciclisti, inserendovi il limite di velocità massima di 30 chilometri orari. Approvato anche l’obbligo per le autovetture di superare un ciclista solo se si possa mantenere almeno un metro e mezzo di distanza durante il sorpasso.

Sono previste, poi, nuove norme sui monopattini, con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Per chi circola senza i documenti necessari la multa oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno, pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. I monopattini in sharing dovranno bloccarsi automaticamente al di fuori delle aree consentite. Severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose.

Spunta l’ipotesi controlli da remoto per multare chi non dà la precedenza a pedoni e ciclisti, chi parcheggia nei posti riservati ai disabili senza averne diritto con multe fino a 900 euro.

Patente a 24 anni se preso alla guida da minorenne

Per contrastare il fenomeno, soprattutto legato alla condivisione sui social, dei minori che si mettono alla guida, se si viene scoperti alla guida senza patente e ubriaco o drogato, si dovrà aspettare fino ai 24 anni di età per guidare un’auto. Per i neopatentati passano a 3 (da 1) gli anni di guida obbligatoria prima di potersi mettere al volante di un’auto di grossa cilindrata.

Meloni: bene la stretta, ora campagne di informazione

Soddisfatta la Presidente Meloni che commenta: « Voglio ricordare anche altre misure cruciali, a cui tengo in modo particolare, come il rafforzamento delle misure sui dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia anche attraverso la progressiva integrazione degli stressi con l’autoveicolo. Previsto anche l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori».