Colonna, truffe online in tutta Italia: 5 persone in manette

I 5 avevano confezionato sui più famosi siti online diversi annunci con i quali pubblicizzavano la vendita di apparecchiature elettroniche

Centinaia di truffe online in tutta Italia. A compierle, secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Colonna, un sodalizio composto da cinque persone: 4 sono finite in carcere ed una ai domiciliari. I reati, contestati dalla Procura della Repubblica di Tivoli a tutti gli indagati, sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alle truffe e minaccia aggravata per il solo promotore del sodalizio criminale. Secondo le accuse in soli due mesi sono state 156 le truffe messe a segno.

Secondo gli inquirenti i 5 indagati, associandosi stabilmente tra loro, avevano confezionato sui più famosi siti on line diversi annunci con i quali pubblicizzavano la vendita, a prezzi convenienti, di apparecchiature elettroniche, telefoni cellulari, piscine da esterno, assicurando la spedizione del materiale previo pagamento mediante la ricarica di alcune carte prepagate. L’acquirente, dopo aver concordato il prezzo, effettuava il pagamento mediante la prevista ricarica senza però ricevere la merce ordinata. A questo punto, il compratore si preoccupava di contattare più volte il sedicente venditore il quale all’inizio avanzava dei dubbi sulla ditta incaricata della spedizione mentre in altri casi, in considerazione delle pressanti richieste di rimborso avanzate dalle vittime, le minacciava.

Le minacce da parte del promotore delle truffe per evitare di sporgere le previste denunce sono state condotte anche prospettando dei legami di appartenenza con la famiglia dei “Casamonica”, comunque non emerse nel corso delle indagini. L’identificazione del capo del gruppo criminale, è stato possibile anche grazie all’intraprendenza di una donna vittima della truffa che in un caso, dopo essere stata minacciata, ha esibito in sede di denuncia sporta presso i carabinieri di Colonna, l’audio della conversazione intrattenuta con il falso venditore. Il giro di affari accertato dalle indagini e relativo a soli due mesi è stato di circa 25.000 euro.

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