Confartigianato Roma: cresce il numero delle imprese edili. Manifattura in crisi

L’Artigianato a Roma cresce nel III Trimestre del 2021 di sole 23 imprese ma si assiste a una riduzione dell’Albo di oltre 600 imprese

Andrea Rotondo, Confartigianato Roma

Andrea Rotondo, Confartigianato Roma

L’Artigianato a Roma cresce nel III Trimestre del 2021 di sole 23 imprese (saldo cancellazioni-iscrizioni nel periodo) ma purtroppo si assiste ad un’ ulteriore riduzione dell’Albo di oltre 600 imprese a causa di oltre 1093 cancellazioni d’ufficio (non riferibili al periodo in esame).

Nel settore delle costruzioni c’è un aumento

Il settore che contribuisce alla crescita del numero delle imprese sono le costruzioni che registrano da sole un incremento di 379 imprese arrivando a 27.493. Gli altri settori complessivamente registrano un decremento concentrato quasi tutto nel settore della manifattura che si contrae di ulteriori 162 imprese, coinvolgendo il settore alimentare (-16 su 1.041 attuali), il settore della lavorazione del legno (-26 su 857 attuali), quello del ferro (-28 su 1.398 attuali) e quello delle confezioni (-27 su 1.090 attuali).

Il presidente di Confartigianato Roma Andrea Rotondo: “L’incremento del numero delle imprese nel settore delle costruzioni, è certamente dovuto alle politiche di sostegno intraprese dal governo (Bonus 100%, Facciate ecc.), ma questa crescita non si allarga nel Lazio alla filiera. Mentre le imprese di costruzioni crescono le imprese legate a questo mondo (lavorazione del legno e del ferro) diminuiscono drasticamente. Le imprese e i cittadini si rivolgono, probabilmente, a produttori di fuori regione o alle grandi strutture commerciali che si approvvigionano da produttori esterni al Lazio a causa della debolezza della manifattura nella nostra Regione”.

Il presidente di Confartigianato Roma: “Manifattura dal 2002 -42,8%”

“La mancanza in questi ultimi 20 anni di politiche di sostegno alle imprese manifatturiere e la mancanza di aree produttive determinata dal favorire gli interessi della rendita immobiliare (residenziale e commerciale) ha impoverito il tessuto manifatturiero di Roma che si caratterizza sempre più come un grande mercato e non come territorio produttivo. A Roma la manifattura ha perso dal 2002 ad oggi 7026 imprese, pari al 42,8%.”

Il presidente conclude: “Ci auguriamo che le risorse disponibili del PNRR, le scelte operate sulla razionalizzazione delle Aree Industriali (Consorzio Unico) e l’avvio della nuova consiliatura, possano invertire queste tendenze e fare anche di Roma un territorio della manifattura.”

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