Cooperative per salvare posti di lavoro

Cosa farà la Regione Lazio? Deciderà di fare la sua parte?

“Sulla vicenda dei lavoratori della Società Multiservizi l’amministrazione comunale, in discontinuità con le gestioni precedenti, ha deciso di avere un atteggiamento responsabile, finalizzato alla ricerca di una strada realmente percorribile che salvaguardasse i livelli occupazionali e che desse continuità a servizi necessari per la cittadinanza.

Nelle more, infatti, dell’insediamento del nuovo governo regionale, e nell’attesa di capire quale sarà l’orientamento del nuovo esecutivo regionale, cui questa amministrazione si è già rivolta per avere un incontro immediato, su questa tematica si è deciso di adottare la soluzione tampone dell’affidamento dei servizi in appalto a cooperative sociali di tipo B.
In questo modo circa 150 lavoratori potranno continuare ad avere un posto di lavoro e la città non vedrà sospesi servizi utili e di grande rilevanza sociale. Le ben note difficoltà di cassa e di liquidità dell’ente ereditate dal passato non consentono più voli pindarici, per cui l’amministrazione ha proposto una soluzione che, tra l’altro, trova ampia in diffusione in moltissime regioni italiane. Nel nostro Paese, infatti, esistono oltre 14.000 cooperative sociali che danno lavoro a quasi 350.000 persone e la parte del leone la fanno regioni come il Lazio, l’Emilia Romagna, l’Umbria e il Piemonte. Parliamo, quindi, di un mondo che è una realtà più che consolidata e che offre prospettive di lavoro vere.

Ciò non toglie che, se la Regione decidesse di fare la sua parte fino in fondo, si tornerebbe a riconsiderare l’ipotesi della società in house. Il Comune di Frosinone oggi non ha la capacità economica di poter sostenere una spesa di 4.500.000 euro per la società partecipata e una tale spesa non troverebbe la giustificazione della Corte dei Conti che ci ha imposto di ridurre drasticamente i costi. Per questo la soluzione della cooperativa sociale di tipo B allo stato attuale si fa preferire perché consente di salvare i posti di lavoro, di garantire i servizi alla cittadinanza e di ridurre i costi”.

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