Categorie: Cronaca

Danni maltempo, risarcimenti di milioni di euro per alluvioni e vento

E' da più  di un ventennio che lo ripeto: "Ricordiamoci Giugno 1998, a Sarno…". Il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda moltissime aree del Paese. In più di 6.500 comuni italiani esistono e da tempo sono state censite come "aree a rischio idrogeologico", che comportano da anni un bilancio economico pesantissimo. Non è più  tollerabile quanto si è pagato con la perdita di vite umane. E' evidente ma scarsamente valutata  l’assoluta necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, attraverso cui affermare una nuova cultura dell’uso del suolo che metta al primo posto la sicurezza delle nostre genti, e ponga fine da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono. In questo contesto, dove bisogna tenere altissima l'attenzione, in cui sono sempre più evidenti e visibili gli effetti dei cambiamenti climatici in atto da anni, effetti che comportano "fenomeni meteorologici estremi", caratterizzati da piogge intense concentrate in periodi di tempo sempre più brevi.

L'incosciente e irrazionale gestione di molte aree del nostro Paese, sta  portando alle conseguenze disastrose che sono sotto i nostri occhi. Ma non tutti sanno che i danni sia materiali che alle persone sono sempre tutti risarcibili o dai Comuni o dalla Regione o dallo Stato a seconda dei casi. I risarcimenti sono dovuti anche nei casi in cui venga dichiarata dalle Autorità preposte la cosidetta  “calamità naturale” o si è in presenza di un evento atmosferico meteorico: "particolarmente intenso ed eccezionale”. Questi disastrosi eventi,  non succedono perché un Dio vuole colpire il nostro Paese: il moltiplicarsi di questi tragici eventi, sono il frutto di un territorio dimenticato da quanti in questi anni hanno governato questo Paese… Quali e quante le opere di messa in sicurezza che non trovano rispondenza? Quali sono i  progetti che trovano concretezza.al di là di chi governa?… I territori, cosi come il Paese, è un bene primario a prescindere da chi governa. Va curato e tutelato. Chi dovrebbe farlo e non lo farà, ha commesso e commetterà un reato imperdonabile che peserà per il  futuro del Paese.

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*Piero Moscardini, ex Funzionario ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione Civile

Redazione

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