Debiti con proprietario casa: poste bloccano pensione a invalido

Il caso è approdato persino al Tg5, nella rubrica "L'indignato speciale". Del resto, la vicenda accaduta a un 71enne di Sezze è davvero particolare e ricca di implicazioni piuttosto serie. L'uomo è stato privato dall'ufficio postale, a partire dallo scorso mese di dicembre, del proprio conto corrente ed è quindi finito in una situazione di estrema difficoltà, aggravata dal fatto che gli è stata riconosciuta un'invalidità del 100% causata da diverse patologie dalle quali è affetto-

Il suo avvocato, Francesco Ferraro, ha dichiarato che il provvedimento è giunto direttamente dalla direzione di Poste Italiane. Le cause di questa vicenda hanno origine da un debito di 1300 euro contratto dal 71enne a seguito canoni di locazione non versati nei confronti del proprietario di casa. Questi ha reagito rivolgendosi all'ufficio postale, al quale ha fatto richiesta di un pignoramento verso terzi, avendo il suo inquilino attivo un conto corrente. Sul suddetto conto, però, sono stati trovati soltanto 89 centesimi di euro, che sono stati accantonati. Ma oltre a questo provvedimento, l'ufficio ha deciso di negare all'anziano il prelievo di qualsiasi altra cifra finché non venisse raggiunta la quota da versare al proprietario di casa. La somma è tutt'altro che modica: il debito accumulato sfiora i 10mila euro.

Il 71enne ha reagito sporgendo denuncia ai Carabinieri per appropriazione indebita, facendo leva sul fatto che secondo lui il pignoramento può avvenire esclusivamente per le somme accantonate e che non può in nessun modo riguardare la pensione di accompagno. L'ufficio postale ha replicato ricordando che una sentenza del Tribunale di Roma ha stabilito che il provvedimento è legittimo, dal momento che la pensione si confonde col patrimonio. La battaglia, quindi, continua, e a marzo sarà il giudice a pronunciarsi sulla disputa.

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