File ai supermercati: Regione Lazio propone 4mila addetti per spesa a domicilio

Diverse organizzazioni no-profit e volontariato hanno dato l’ok al vice-governatore del Lazio, Daniele Leodori

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Supermercato con mascherina

La questione delle file interminabili ai supermercati crea disagi ai cittadini, a cassieri e personale, e non evita gli assembramenti. Molti dunque gli svantaggi di questo momento, anche per l'unica uscita consentita insieme alle urgenze mediche, quando si va a fare rifornimento di cibo. Per questo è stato sviluppato il progetto PAC, acronimo di "Porto a casa": un servizio di spesa a domicilio per coloro che non dovrebbero uscire per ragioni di età e condizioni di salute. Non risulta al momento chiaro se vi sarà la possibilità di estendere il servizio a tutti i cittadini della regione Lazio, eventualmente con dei turni e rotazioni. 

Dalle Acli alla Croce Rossa, sono tantissime le associazioni di volontariato che hanno dato il loro assenso per questo piano anti-assembramento e anche anti-intasamento dei sistemi che stanno subendo i punti vendita, per via delle innumerevoli richieste che arrivano ogni giorno. La Regione Lazio sarebbe pronta a mettere in campo 3 – 4mila operatori per questo servizio.  Il vice-governatore del Lazio Daniele Leodori, sta dunque raccogliendo le adesioni; si tratta di un progetto che in tempi normali impiegherebbe mesi, ma che ora dovrebe essere messo in piedi in poche settimane.

Nel frattempo però si segnalano anche tensioni tra governo e organizzazioni sindacati dei dipendenti dei supermercati, i quali chiedono maggiori tutele e riduzione dell'orario di servizio. 

Conad e Coop sono due marchi che hanno risposto aderendo all'iniziativa. L'obiettivo è coinvolgere 2mila punti vendita su Roma e quasi 3mila nel Lazio. 

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