Genovese, la Bernardini: “Escort conoscono quel mondo, drogati non hanno responsabilità? Follia”

Caso Genovese: l’avvocato Bernardini: “le escort sono assolutamente consapevoli del mondo che le circonda”

Avvocata Annamaria Bernardini De Pace

L’avvocato Annamaria Bernardini De Pace, ha rilasciato un’intervista su Libero, in cui ha spiegato il suo punto di vista sul caso Genovese, accusato di stupro ai danni di una ragazza di una modella 18enne che lo ha denunciato. I due si sarebbero conosciuti ad un festino organizzato da lui e poi avrebbe abusato di lei.

La vittima ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera: “Appena arrivate (con un’amica ndr) abbiamo capito che c’era un ambiente strano. Solo una ventina di persone, molte ragazze e non conoscevamo nessuno. Genovese non lo conoscevo. Per me era quello che faceva le feste in Terrazza sentimento. Non ci avevo mai parlato, non ci eravamo neanche presentati. Era arrogante”.

La Bernardini, rispondendo alla psicoterapeuta Stefania Andreoli, ha dichiarato:

“Sono convinta che esista la responsabilità individuale, che poi la si possa anche perdere per strada, magari proprio facendo uso di droga, ma che c’è stato un momento di scelta, un inizio. Nessuno è obbligato ad andare alle feste, nessuno è stato trascinato lì per forza. Tutto quel mondo di escort, ragazze immagine o che ai auto dichiarano modelle, è assolutamente consapevole di ciò che circonda loro.

Sapevano dove andavano, cosa avrebbero fatto e cosa avrebbero avuto in cambio. Per avere già detto questo più volte sono stata aggredita dai cattocomunisti, che non hanno fatto altrettanto con Natalia Aspesi, che ha espresso una settimana dopo di me il mio stesso pensiero. Pensare che i drogati siano malati e non abbiano responsabilità? È Follia“.

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