Ignazio Marino lavora per la nuova giunta

C’è già una rosa di nomi frutto degli incontri tra il sindaco e i partiti che lo hanno appoggiato

E' iniziata oggi una lunga settimana per il sindaco di Roma Ignazio Marino. Meno di sette giorni per incastrare i tanti tasselli del puzzle e presentare prima del weekend – in molti parlano di venerdi' come deadline – la sua giunta. Ma per fare ciò dovrà valutare le intenzioni dei partiti della coalizione che lo ha appoggiato durante la sua campagna elettorale. E proprio oggi pomeriggio sono incominciate le trattative tra il chirurgo dem e mondo della politica.

E' il Partito democratico il primo ad avanzare richieste. A presentarsi in Campidoglio sono stati il segretario e il presidente del Pd Lazio Enrico Gasbarra ed Eugenio Patanè. "Marino ci darà al più presto una rosa di nomi – spiega Patanè – e una sua idea di giunta e noi contribuiremo a costruirla dando dei consigli. Noi intanto lavoriamo per dare autonomia alle scelte del sindaco". Poi i due esponenti dem avranno in serata una riunione in via delle Sette Chiese per spiegare al partito quale sarà il metodo Marino per la creazione della giunta. Tra i nomi dei democrat che circolano da giorni per un possibile posto in giunta ci sono quelli di Enzo Foschi, Mirko Coratti, Paolo Masini, Estella Marino, la deputata 'renziana' Bonaccorsi – che sembra però orientata a voler restare alla Camera – e Michela Di Biase, ex consigliera municipale al Prenestino e compagna di Dario Franceschini – una figura, secondo quanto riferiscono alcuni, vista di buon occhio da Marino.

Per Sinistra Ecologia e Libertà, prezioso alleato del chirurgo e che in queste amministrative ha incassato ben due punti percentuali in piu' rispetto alle politiche, si potrebbe aprire l'ipotesi della poltrona della vicepresidenza. Tassello certo nella giunta sembra essere Luigi Nieri, ex assessore alle Periferie nel 2001 con Veltroni. Un altro posto potrebbe essere riservato ad una donna: alcuni parlano di Gemma Azuni, ex sfidante di Marino alle primarie nonostante il no alla sua corsa da parte di Nichi Vendola – il suo nome per questo non sarebbe tanto gradito -, altri invece della deputata Ileana Piazzoni.

Il totonomine intanto inpazza. Marino aveva promesso una giunta composta seguendo i criteri del merito e del curriculum. Ma soprattutto al 50% in rosa. Requisito che sta creando non poche difficolta' al neoeletto primo cittadino. Di sicuro sara' una squadra di governo la maggior parte di esterni e in cui l'egemonia dei partiti avra' poca voce in capitolo. Di bilancio dovrebbe occuparsi l'avvocato Giovanni Legnini, deputato del Pd e attualmente sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria – nome dato per certo anche se nelle ultime ore sono circolate voci che parlano di un suo ripensamento. Alla guida dell'assessorato alla Cultura arriva il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi mentre a quello dedicato agli Stili di vita e allo sport il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

Nella rosa dei nomi dei papabili anche quelli di Roberto Tricarico – ex assessore a Torino con Chiamparino e in pole position anche per il ruolo di caposegreteria di Marino, Alessandra Cattoi, coordinatrice comitato elettorale del chirurgo dem durante la campagna e Rita Paris, capolista della civica di Marino e neoeletta in aula Giulio Cesare – anche se in molti ne parlano gia' come futuro capo della sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali.

Il sindaco, che oggi ha incontrato nel suo studio in Campidoglio Walter Veltroni – "Ignazio non ha bisogno di consigli – dice l'ex primo cittadino dopo la sua visita a Palazzo Senatorio – Gli ho solo raccontato come lavoravamo noi" -, nel frattempo annuncia di volere nelle riunioni di giunta un rappresentante dei quindici Municipi. Il suo ruolo? "D'interfaccia tra le scelte del Sindaco e il territorio", e da coprire a rotazione. Da Marino un primo segnale di cambiamento per la sua squadra di governo. (di Davide Muscillo – ANSA)

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