L’infettivologo dello Spallanzani: “Il Lazio a rischio zona arancione”

L’infettivologo Mauro Zaccarelli, ci descrive la situazione nel Lazio, che rischia di diventare zona arancione e nei reparti dedicati ai pazienti Covid-19

Lazio arancione

L’infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, Mauro Zaccarelli, ci descrive la situazione nel Lazio e nei reparti dedicati ai pazienti affetti da Covid-19.

“Il numero dei positivi in questi giorni è ai massimi storici nel nostro paese e nel mondo. Siamo sopra ai 500mila nuovi casi al giorno e qualche giorno fa abbiamo rasentato i 600mila casi. Quindi il virus sta circolando quasi fuori controllo. In Europa c’è un’autentica esplosione, ma anche negli Usa e in India la situazione è drammatica.

L’Italia è al 4° posto nel mondo, prima di lei la Francia. Spagna, Gran Bretagna e Polonia registrano numeri vicini ai nostri. Questo aumenta l’importanza dei nostri comportamenti e la nostra responsabilità nel rispettare le regole che conosciamo e ridurre il più possibile i nostri contatti. In fondo si tratta solo di questo.

Il Lazio a rischio zona arancione?

Il Lazio per ora ha un Rt 1,5. Significa che una persona che si infetta ne infetterà circa una e mezza. Il Lazio nelle prossime settimane, potrebbe per questo passare dall’essere zona gialla ad arancione. Il nostro ospedale è un punto di riferimento sul territorio. Abbiamo attualmente oltre 250 ricoverati stabilmente. Significa che entrano ed escono (guariti o purtroppo deceduti) rimanendo però su questo numero. Nel Lazio sia i posti letto che la terapia intensiva reggono bene. Abbiamo al momento 45 in terapia intensiva, seguiti in modo ottimo. Ci sarà comunque, purtroppo, una quota di decessi su questi pazienti. Oggi, mercoledì e giovedì (in cui si fanno più tamponi rispetto al fine settimana), sono giorni decisivi, se si torna a 40mila casi e più 400 decessi non c’è ancora stabilizzazione nel numero dei casi potrebbero essere decise maggiori restrizioni per il Lazio”.

Immagine di Archivio

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