Medici autorizzati a parlare: le opinioni non possono essere censurate

Se opinioni e informazione, da libera e tutelata diventa statale e sottoposta a preventiva autorizzazione, allora siamo sotto censura

Studio televisivo, La7

Studio televisivo, La7

Le libertà di opinione e di stampa sono garantite dalla Costituzione e sono tutelate dal Diritto Europeo anche in relazione alle fonti delle notizie che vengono date ai giornalisti. Senza questi tasselli non può esistere la libertà di informazione giornalistica e senza questa tutela mancano in radice i presupposti del vivere civile e democratico. Infatti, se l’ informazione da libera e tutelata diventa statale e sottoposta a preventiva autorizzazione e quindi a censura, è facilmente comprensibile che la deriva intrapresa ci porterebbe rapidamente verso situazioni non di tipo democratico come quelle della Russia, della Cina e di alcune Repubbliche dell’ Asia Centrale.

Bavaglio a medici e biologi?

La Camera dei Deputati nei giorni scorsi ha approvato in relazione alla cosiddetta “Emergenza Covid” – incassando l’ approvazione del Governo per il tramite del Sottosegretario Deborah Bergamini – un Ordine del Giorno che di fatto se tramutato in Legge metterà il bavaglio alla libera informazione dei Cittadini da parte di medici e biologi. Infatti esso prevede necessariamente una preventiva autorizzazione della propria struttura sanitaria di appartenenza a pubblicare la propria opinione in materia di Covid-19 su qualsiasi mezzo di informazione (TV, radio, quotidiani, carta stampata, social).

Si torna indietro di decenni. Torneremmo al clima di intimidazione – peraltro già intrapreso a pieno ritmo con l’approvazione del Green Pass sulla scorta di una situazione emergenziale che non vede realtà nei numeri – che erano tipici sia pure con altre motivazioni, dei nazionalismi del secolo scorso. L’ informazione così come la cultura e il sapere accademico quando diventa Informazione di Stato e non più libera, crea sfaceli e porta quasi sempre alla violenza ed all’ odio. Solo la circolazione delle idee libera e democratica e il dialogo scientifico aperto a tutti gli aventi diritto, può consentire una crescita della Società ed essere un antidoto profondo alla violenza.

La libera circolazione delle idee

La libera circolazione delle informazioni e notizie scientifiche, soprattutto in relazione allo strapotere del mainstream mediatico, appare essere l’ unica garanzia di un contraddittorio scientifico apportatore di miglioramenti della Scienza. E siamo sempre in attesa dell’ arrivo, credo a breve imminente, delle sentenze di merito della Magistratura su queste materie e sulla remissione degli atti alla Corte Costituzionale perché si esprima sulla incostituzionalità di alcuni provvedimenti.

Così sapremo finalmente se l’ Italia è un Paese in cui continuare a vivere e lavorare, oppure se purtroppo è diventato un posto da cui scappare a gambe levate vendendosi tutto. Nel frattempo ovviamente, almeno per quello che mi riguarda, zero investimenti in Italia di lungo periodo e di beni durevoli, con buona pace della economia e della domanda interna. Ma questi Signori politici, si sa, sono dei veri geniacci.

Dott. Francesco Russo, Medico Chirurgo, Ricercatore Confermato – Dipartimento di Scienze Chirurgiche

Università di Roma Tor Vergata

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