Nazionale calcio: Pellè e Zaza, figure da film di quart’ordine

Siamo andati al letto con le scene dei calci di rigore di Pellè e Zaza convinti di aver visto un filmetto dove alla fine Alvaro Vitali vince l’Oscar

Un mese prima del inizio del campionato europeo sulla nazionale italiana si abbattevano ombre e dubbi che inducevano a pensare tutto il peggio e di più. Qualcuno come al solito aveva anche tagliato corto dicendo: "Ma che ci andiamo a fare?" I giornalisti, sopratutto quelli che non capendo di calcio la buttano sullo scandalo, avevano rispolverato qualche vecchio articolo sul calcio scommesse, cambiando solo la data. E allora Conte diventa l'orco cattivo che doveva dimettersi…La difesa della Juve, copiata ed incollata nella formazione base, non avrebbe retto. Barbagli  è vecchio. Chiellini è troppo falloso. Buffon accusato di scommettere anche sulla corsa delle rane. Insomma una catastrofe .

Comincia l'Europeo e la seconda squadra d' Europa (per uno stravagante conteggio avente una formula top secret), il Belgio, che incontriamo alla prima del torneo, viene seppellita da un gioco aggressivo e opportunista. La prima fase viene superata con una tranquillità quasi preoccupante. Non è da noi arrivare primi nel girone con una giornata d'anticipo e invece è quello che succede. La seconda fase inizia con una scalata apparentemente troppo grande per l'Italia: incontriamo la Spagna, i campioni uscenti. L'Italia gioca bene si capisce che è in simbiosi con il suo allenatore. Vince e convince. Gli spagnoli sono matati! A questo punto parte l'incensata indifferenziata .

Conte sul tetto del mondo, il migliore allenatore della storia. La squadra? Una rivelazione. Campioni che non avremo ma i pensato di avere, Giaccherini un fuoriclasse e una difesa insormontabile. Ma come? Dico io … Ma sono gli stessi giornalisti che un mese fa le cantavano a tutti. Gente che non si ricorda cosa ha mangiato ieri non può scrivere di calcio. Io la penso così. Dopo questo preambolo arriviamo alla partita di sabato sera…                                  

Italia – Germania è una di quelle gare che vuole vedere anche tua nonna che non sa nemmeno come è fatto un pallone .. Anche il cane quella sera non abbaia e dimostra un interesse, forse perché è un pastore tedesco e gli italiani non li vede di buon occhio. Giochiamo contro i campioni del mondo .. Si proprio quelli che hanno strapazzato il Brasile in casa loro facendo venire una crisi di nervi a Neimar e compagni.. Quali che in silenzio operoso hanno ridicolizzato una squadra sopravvalutata e con qualche scarparo fatto passare per messia…

La partita inizia come doveva iniziare e purtroppo finisce come forse doveva finire. La nazionale imposta tutta la sua tattica sul contenimento e le ripartenze. La nostra squadra ci mette l 'anima . Non è una partita bellissima e più passa il tempo e più diventa nervosa .. I tedeschi pensavano forse di essere molto più forti. Sono più forti ma non è così evidente. La forza dei crucchi sta nella panchina, i sostituti sono più forti dei titolari mentre noi siamo rimaneggiati in partenza. Andiamo sotto con un' azione velocissima ma con un calcio di rigore (netto), riusciamo a pareggiare. L'Italietta si rialza combatte e lo fa con ardore per tutto il tempo regolamentare e per i tempi supplementari .. 

Arrivano i calci di rigore e succede quello che nessun italiano può immaginare. Neanche il più pessimista. Buffon fa Buffon e Para tre rigori intuendo la traiettoria e dimostrando freddezza e prontezza di riflessi. I nostri rigoristi (Parolo ed Insigne a parte), sembrano delle marionette ubriache. Zaza si presenta davanti al portiere ed inventa una rincorsa che sembra una danza del ventre. Cerca di segnare con la stessa leggiadria di un incantatore di serpenti ma in porta dall'altra parte c'è il più titolato portiere del mondo. La scena è da avanspettacolo. Ma la lotteria è ancora aperta anche perché il nostro portiere non è secondo a nessuno e para tutto quello che può. Arriva Pellè sul dischetto. Sembra  uno spettacolo di Paolo Rossi (il comico), ma non è così.

Il giocatore mentre si avvicina al dischetto, invece di recitare un "Te Deum", cosa fa? Mima verso il portiere facendo stranissimi gesti che solo un italiano puoi intuire: il Cucchiaio! Nemmeno il più coatto dei miei amici del bar sotto casa avrebbe mai pensato di fare una cosa simile. Ed è la sintesi di una partita che non poteva che chiudersi così con la vittoria ai punti della Germania . 

Purtroppo la differenza questa volta l'ha fatta il carattere. E mi dispiace soprattutto per Bonucci che esce da questo europeo come un leader vero.  Forse non avrebbe dovuto tirare il secondo penalty però con i forse. Con i se e con i ma, nel calcio non si vince mai. In fondo per Conte va bene così. Si congeda da allenatore imbattuto per intraprendere l' avventura inglese sulla panchina del Chelsea. È' stato bravo e lo sa. Noi italiani abbiamo spento il televisore l'altra notte con il mal di testa. Siamo andati al letto con le scene dei calci di rigore tirati da Pelle' e Zaza convinti di aver visto un filmetto di quarta categoria dove alla fine Alvaro Vitali vince l'Oscar!

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