Regione Lazio, nuova legge su Cinema e audiovisivo e stanziamento di 27 mln annui

Negli ultimi mesi la Regione Lazio aveva anche stanziato 640 mila euro a fondo perduto per contribuire agli affitti delle sale cinema

Sala cinema

Sala cinema

Regione Lazio. “Il cinema e l’audiovisivo rappresentano un formidabile strumento di innovazione tecnologica, di sviluppo del territorio, di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, con ricadute importanti per il turismo. Per tutti questi motivi è un bel segnale la recente approvazione in Consiglio regionale della legge che riordina in toto le norme in materia di cinema e audiovisivo, abrogando la vecchia legge regionale”, così in una nota Marco Vincenzi, presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Lazio.

La Regione Lazio sostiene il Cinema e l’audiovisivo

Vero e proprio settore strategico, con una lunga tradizione di eccellenze e professionalità, che ne fanno un punto di riferimento e un polo attrattivo importante per competitività e qualità, il Cinema e l’Audiovisivo nel Lazio avevano bisogno di un nuovo strumento legislativo, innovato e adeguato, recuperando e inserendo in un’unica norma le indicazioni della Legge nazionale n. 220/2016 così da razionalizzare, semplificare e rendere efficiente l’intera azione amministrativa della Regione. Il nuovo testo chiarisce e aggiorna le funzioni della Regione, delle Province, di Roma Capitale e dei comuni del Lazio e, ai fini di una maggiore semplificazione e omogeneità della materia, disciplina il sostegno alle produzioni e alle coproduzioni di opere cinematografiche e audiovisive così come i diversi interventi di supporto al settore con uno stanziamento annuale complessivo di 27 milioni di euro.

640 mila euro a fondo perduto per pagare gli affitti delle sale cinematografiche

Negli ultimi mesi la Regione Lazio aveva già messo in campo diverse azioni molto efficaci per rispondere alle urgenze del settore dovute all’emergenza epidemiologica Covid-19. Ad esempio lo stanziamento di 640 mila euro a fondo perduto per contribuire agli affitti delle sale cinematografiche, che ha visto la liquidazione delle prime 15 domande pervenute ancor prima della scadenza dei termini prevista per il 18 giugno mentre, in accordo con il MiBACT, saranno sostenute le arene estive organizzate dagli esercenti cinematografici. Da segnalare anche la recente pubblicazione delle graduatorie del Bando “Lazio Cinema International” dedicato alle coproduzioni internazionali e il bando “Teatri, Librerie e Cinema Verdi e Digitali”, appena chiuso, grazie al quale la Regione Lazio sostiene con 1 milione di euro (fondi POR-FESR Lazio 2014-2020) l’adozione di tecnologie digitali e l’efficientamento energetico dei cinema della regione.

Il potenziamento dei circuiti delle sale cinema promosso dalla Regione Lazio

Anche in questo caso sono stati già ammessi a contributo 11 progetti visionati su 31 pervenuti consolidando la buona pratica dei tempi rapidi e certi per l’assegnazione delle risorse. Dal potenziamento dei circuiti delle sale cinematografiche, per una maggiore diffusione anche nei centri minori e nelle aree più svantaggiate, con un’attenzione particolare ad una maggiore e migliore diffusione dei film, ai programmi di formazione e aggiornamento per gli addetti del settore con particolare attenzione all’innovazione tecnologica, alla promozione di maggiori livelli di occupazione nel settore, in particolare rivolti ai giovani, all’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali e al miglioramento delle condizioni di sicurezza delle sale, per finire con il contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva e informatica e la salvaguardia del diritto d’autore.

Con la legge di riordino su cinema e audiovisivo approvata dal Consiglio regionale, il Lazio quindi investe nell’industria dell’audiovisivo, con oltre 62 milioni di euro, tra fondi regionali e comunitari, per il triennio 2020-2022, “attraverso i quali tante saranno le novità e gli strumenti per assicurare uno sviluppo importante, equo ed omogeneo ad un settore che, grazie a competitività, passione, innovazione, professionalità e storia, può aiutare moltissimo la ripresa economica, sociale e culturale della nostre Comunità”, conclude Vincenzi.

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