Roma. Giunta Gualtieri: chi è Miguel Gotor, probabile assessore alla cultura

Gualtieri a breve presenterà la Giunta. Alla Cultura molto probabilmente ci sarà Miguel Gotor: lo storico con un passato bersaniano in Senato

Miguel Gotor

Miguel Gotor

Il neo Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, questa sera, al Nazareno chiuderà la pratica Giunta. Delle dodici poltrone, su cui siederanno sei donne e sei uomini come annunciato nella campagna elettorale, ne ballano ancora quattro. La bozza di Gualtieri infatti, è quasi pronta ad essere definitiva.

Una delle cariche quasi già assicurate, è quella dell‘assessorato alla cultura. In pole position ci sarebbe infatti Miguel Gotor, anche se resta in piedi una possibilità di un sorpasso in extremis dell’ex ministro Giovanna Melandri, nel caso in cui servisse per riequilibrare le quote rosa.

Chi è Miguel Gotor: la sua storia

Miguel Gotor è nato e cresciuto a Roma. Insegna Storia moderna presso il dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si occupa di storia della vita religiosa fra ‘500 e ‘600, nello specifico di santi, eretici e inquisitori, ma anche di storia degli anni Settanta del Novecento. Prima di buttarsi in politica, nel 2008 è stato il vincitore del Premio Viareggio per la saggistica, grazie a Lettere della prigionia, dedicato al rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.

Un passato bersaniano in Senato

Come politico ha un passato bersaniano in Senato, dove è stato eletto dal 2013 al 2018. Alle elezioni politiche del 2013 infatti, è stato eletto con il PD in Umbria, dove era capolista. Ha fatto parte dell’Area Riformista fino al febbraio 2017, data in cui ha lasciato il Partito Democratico per passare ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, di cui è stato tra i fondatori. All’interno dell’MDP è responsabile inoltre del dipartimento Scuola, Università e Ricerca. Alle politiche del 2018 si è candidato alla Camera dei Deputati con Liberi e Uguali ma non è stato eletto. A Palazzo Senatorio la inquadrano più come una carica tecnica che prettamente politica.

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