Roma, proteste e occupazioni: tensione tra gli studenti

Iniziato ieri “l’autunno caldo” per i licei romani. Proteste e occupazioni in molte scuole per manifestare il disappunto degli studenti

Proteste studentesche a Roma

Proteste studentesche a Roma

Proteste, polemiche e prime tensioni nei licei romani: allertate subito dai dirigenti scolastici sia la prefettura che la questura.

Dopo i disordini al liceo classico Manzoni di Milano, occupato per protestare contro la vittoria del centrodestra, si sono accesi ieri i primi fuochi delle contestazioni studentesche romane, ora il timore dei presidi è che la protesta degeneri in occupazioni e scontri.

I presidi romani hanno, dunque, già alzato il livello di guardia: “Dopo i due anni di pandemia e di lezioni in Dad i ragazzi ora devono studiare ed essere presenti in classe.” Afferma con decisione il presidente di Assopresidi Mario Rusconi.

Le occupazioni non hanno mai ottenuto alcun risultato nell’ottica di migliorare le cose, la scuola si rende quindi aperta per il confronto ma che sia costruttivo e non degeneri in occupazioni o atti di protesta violenta.

Evitare inasprimenti

Chiaro il messaggio di Rusconi: “Faremo il possibile per evitare che i licei finiscano nelle mani di pochi e isolati gruppi di ragazzi che impediscono il regolare svolgimento delle lezioni”.

Resta alta la preoccupazione che le proteste nei licei romani dilaghi e che l’anno scolastico venga interrotto. Per questo motivo, dal centro alla periferia, sono state allertate le forze dell’ordine.

L’obiettivo è evitare quanto avvenuto lo scorso anno quando l’onda delle occupazioni si era allungata per 70 giorni (tra novembre e dicembre 2021). Con un bilancio pesantissimo, in termini di ore scolastiche annullate.

Un bilancio sconfortante anche al conteggio dei danni subiti dalle strutture scolastiche. In alcune scuole interessate dalle occupazioni studentesche, dopo le proteste tra novembre e dicembre scorso, la conta dei danni è arrivata a 200 mila euro.

Il Liceo Argan è il primo a iniziare le proteste

Ieri la mattinata è iniziata con fibrillazione al liceo artistico Argan, quartiere Don Bosco, dove un gruppo di ragazzi ha protestato per ribadire la loro posizione nei confronti della possibile modifica della legge 149 con lo striscione: “l’aborto sicuro, libero e gratuito”. Analoga posizione all’Istituto cine – tv Rossellini.

Proteste sulle condizioni precarie degli istituti scolastici al liceo scientifico Cavour.  Un gruppo di studenti ha affisso uno striscione con su scritto: “Le scuole crollano, le vogliamo resistenti”. Secondo quanto riferito dagli studenti stessi, nei giorni scorsi si sarebbe staccata una sbarra di ferro in un bagno e una delle classi non sarebbe agibile a causa delle infiltrazioni. Segnalazioni su cui la scuola ha già attivato controlli e accertamenti.

Più risoluta la decisione della preside del Liceo Azzarita, dopo che gli studenti lo hanno occupato la preside ha chiamato il 112 . Le forze dell’ordine hanno provveduto allo sgombero degli studenti.

Proteste cori e identificati

Attimi di tensione si sono registrati al liceo classico Virgilio di via Giulia dove i ragazzi avevano organizzato un’assemblea. Una pattuglia dei carabinieri è passata per un regolare controllo e gli animi si sono agitati. Alcuni dei ragazzi hanno intonato cori contro i militari che li stavano identificando. La situazione è poi tornata alla normalità.

*Foto skuola.net