Roma, scuole fatiscenti: infiltrazioni d’acqua, bagni rotti e aule inagibili

8 scuole su 10 a Roma ha bisogno di una manutenzione straordinaria a causa delle condizioni precarie in cui si trovano

aula di una scuola

Settembre è alle porte e ancora molte scuole si trovano in situazioni disastrose. Nella Capitale più dell’80% delle scuole superiori è in uno stato fatiscente: bagni da ristrutturare e infissi da sostituire, come per l’Istituto alberghiero Vespucci. Per non parlare degli impianti antincendio nello Scientifico Newton e della precaria condizione delle scale, che perdono pezzi, sia al Tasso che al Virgilio.

Roma, scuole da ristrutturare con urgenza a causa della mancata manutenzione ordinaria

I problemi sono innumerevoli e negli anni la lista è solo aumentata. Al liceo Kant e anche al Darwin una grande problematica, oltre agli infissi, sono le infiltrazioni d’acqua.

La mancanza di manutenzione ordinaria è sicuramente uno delle cause primordiali. Questa carenza, infatti, ha reso inevitabile alcuni interventi straordinari che molte volte ha costretto i professori a “mettere delle pezze”, come si dice a Roma, per cercare di arginare i problemi.

Lo scorso 29 luglio abbiamo incontrato l’amministrazione comunale. Non si può pensare di fare tutto in 15 giorni. Dalle risposte che ci mandano moltissimi presidi l’estate è trascorsa senza che siano stati svolti interventi necessari e strutturali. Non ci risultano lavori a tappeto nelle scuole e restiamo dunque perplessi sulla piena funzionalità degli edifici scolastici”. Questo è ciò che ha dichiarato Mario Rusconi, a capo dell’Associazione presidi Roma.

Un caso emblematico della tragicità della situazione è Latina, dove l’Istituto comprensivo Corradini fa letteralmente acqua da tutte le parti, a causa di infiltrazione nei luoghi come la palestra, i bagni e nell’intero plesso. Inoltre, da più di due anni si è tanto decantata la costruzione di una mensa nella scuola primaria che non è mai stata realizzata.

A Roma, nell’Istituto comprensivo in via dei Sesami, come in alcuni situati in Centro storico, alcune aule sono chiuse da tempo perché decretate inagibili.

Tuttavia, nonostante la situazione appare drammatica, qualcosa è stato fatto, come afferma Cristina Costarelli, dirigente a capo dell’Associazione Presidi del Lazio. “La Città Metropolitana in queste settimane ha compiuto diverse verifiche sulla stabilità dei solai di molte scuole e questo ci conforta”.

Tra gli istituti fortunati c’è il Righi e il Mamiani. Eppure, le lancette scorrono e anche la questione dei riscaldamenti è già avanzata da una preside. Di certo “non è prematuro sottoporre il problema», poiché “in inverno ogni giorno almeno 80 impianti di riscaldamento sui 1.150 gestiti dal Campidoglio vanno in blocco. Circa il 90% sarebbe da sostituire poiché i guasti, ormai, ma non si riescono a riparare in quanto i pezzi di ricambio in molti casi sono anche usciti dalla produzione”.