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Ultima Generazione blocca il Colosseo : “sarà impossibile ignorarci”

di Morena Di Giulio
Intorno alle 10:20 della mattina di oggi una delegazione di attivisti di Ultima Generazione ha bloccato il traffico in zona Colosseo
Gli attivisti di Ultima Generazione bloccano il Colosseo

Ultima Generazione ci aveva provato stamattina alle 7:00, ma la polizia aveva fermato 6 attivisti della campagna “Non Paghiamo il Fossile”.

Le forze dell’ordine però non hanno avuto la meglio, infatti, verso le 10:20, altri otto cittadini e cittadine aderenti alla stessa campagna hanno bloccato il traffico a Roma in Piazza del Colosseo, all’incrocio con via Labicana.

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In pochi minuti la Polizia è arrivata sul posto iniziando le operazioni per ripristinare la viabilità; dai video e dalle immagini diffuse dagli attivisti si vedono gli otto che per tutta la durata dell’azione hanno discusso con gli automobilisti e con i passanti presenti della gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della politica per mitigarne i danni.

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Trascinati, letteralmente, al bordo della strada, solo intorno alle 10:46 i romani hanno potuto riprendere regolarmente la circolazione stradale. La polizia come di consueto effettuerà i controlli sulle persone presenti al sit-in.

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Ultima Generazione blocca il Colosseo: “dobbiamo creare disagio”

L’unico modo che abbiamo per farci ascoltare è rendere la protesta inascoltabile: deve essere impossibile ignorarci e per fare questo, purtroppo, dobbiamo creare del disagio. La cosa peggiore che sta capitando alle persone in questo momento non è di essere bloccate nel traffico, e la cosa peggiore che sta capitando a me non è quella di rischiare la fedina penale o di farmi male, ma il continuo disinteresse del governo verso le nostre vite e il continuo investire nei combustibili fossili, che già ci sta togliendo l’acqua potabile, l‘acqua per irrigare i campi, il cibo che cresce dalla terra e le nostre vite”, ha dichiarato una manifestante appartenente a Ultima Generazione.

A sostegno della loro campagna di protesta i giovani di Ultima Generazione portano i dati di Coldiretti per il 2023: secondo le stime, infatti, sono a rischio oltre 3.000 imprese, dopo le migliaia che hanno già chiuso nel 2022, con conseguenze soprattutto sul carrello della spesa, con rincari di oltre il 10,8% per la frutta e “Provvedimenti governativi come il disegno di legge relativo al danneggiamento di beni culturali e artistici spostano irresponsabilmente l’attenzione dalla necessità di agire contro la crisi climatica a quella, ingiustificata e ingiustificabile, di reprimere drasticamente azioni di protesta pacifiche”.

 
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