Ultima Generazione colpisce a piazza Navona, carbone vegetale nella fontana dei Quattro Fiumi

Quattro attivisti hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella Fontana dei Quattro Fiumi

Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona di Roma

Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona di Roma

Gli attivisti ambientalisti di “Ultima Generazione” a poco più di un mese di distanza dall’ultima azione dimostrativa contro il patrimonio artistico italiano (Fontana della Barcaccia a piazza di Spagna), ci riprovano, sempre nella Capitale, ma questa volta a piazza Navona, simbolo della Roma Barocca.

Quattro persone legate alla campagna “Non paghiamo il fossile”, promossa da “Ultima Generazione”, raccontano in una nota gli stessi attivisti, hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella Fontana dei Quattro Fiumi, situata al centro della celebre piazza. Un blitz contro la Fontana progettata dall’artista più importante del XVII secolo, lo scultore Gian Lorenzo Bernini. Un’iniziativa, fanno sapere gli attivisti, “per lanciare l’allarme sul futuro nero che attende l’umanità e che si sta già manifestando con siccità e alluvioni sempre più frequenti”.

L’intervento delle Forze dell’ordine è stato immediato. Gli autori di questi blitz, chi partecipa a queste azioni in realtà non ama chiamarsi attivista, bensì cittadina o cittadino preoccupato per gli effetti della crisi climatica.

Assessore Cultura Gotor: “Ecoidioti colpiscono ancora”

Gli ecoidioti colpiscono ancora. A poco più di un mese dallo sversamento di vernice nera nella fontana della Barcaccia di piazza di Spagna, eccoli di nuovo in azione con le stesse modalità, stavolta alla Fontana dei Quattro Fiumi di piazza Navona.

Un altro atto di vandalismo insensato che, con la scusa di voler portare avanti una ‘battaglia’ rischia solo di danneggiare un monumento di Roma che è patrimonio dell’umanità intera. Ribadiamo sdegnati che i monumenti non sono palcoscenici in cui mettere in scena spettacoli surreali ma opere delicate e senza tempo da trattare con tutt’altro rispetto“.

Così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.