Fondazione Veronesi: aumentiamo il prezzo di sigarette e tabacco

Ogni anno in Europa sono circa 8 milioni le vittime per fumo e, di queste, 1,2 milioni sono non fumatori

Mano che stringe sigarette

Abita la nostra quotidianità senza più che ce ne accorgiamo. Affolla le nostre serate, gli incontri, le pause caffè. Oltre che un vizio è diventata un’abitudine, un tratto distintivo che accomuna giovanissimi e anziani. Stiamo parlando del fumo, uno dei primi fattori di rischio assolutamente evitabili per la salute delle persone.

L’OMS ha stimato, grosso modo, che le vittime per tabacco in Europa ogni anno sono circa 8 milioni, di cui circa 1,2 milioni sono fumatori passivi. ll fumo “passivo” è quello che viene inalato involontariamente dalle persone che si trovano a contatto con uno o più fumatori “attivi” ed è il principale inquinante degli ambienti chiusi.

Fondazione Umberto Veronesi

Per questa ragione, per far fronte alla dilagante dipendenza dal fumo, per intraprendere l’ennesima lotta al tabacco, la Fondazione Umberto Veronesi ha proposto di aumentare il prezzo dei pacchetti di sigarette. La Fondazione Umberto Veronesi nacque nel 2003 su iniziativa del noto oncologo Umberto Veronesi, e di molti altri scienziati e intellettuali di fama internazionale, fra cui 11 premi Nobel, con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica di eccellenza e progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione della scienza.

Mortalità per fumo

I dati sono impietosi e sempre più allarmanti. Ogni anno, in Europa, muoino circa 700 mila persone a causa del fumo. Di queste oltre 90 mila sonol’incidenza del fumo come causa di morte delle persone raccoglie 700 mila decessi e, di questi, oltre 90 mila si registrano solo in Italia. Quasi la metà, in Italia, sono per tumore mentre in Europa circa un terzo dei casi di cancro è riconducibile al tabacco.

Nel 2019, inoltre, le morti a causa del fumo passivo sono state contate sul solco delle 171 mila unità. Oltre alle patologie polmonari – le più diffuse e mortali – al fumo si possono ricondurre patologie anche a carico della trachea, del cavo orale e dei bronchi. Tutte malattie che, se si smettesse di fumare o non si cominciasse proprio, potrebbero essere facilmente evitate.

L’aumento delle disuguaglianze

La Fondazione Umberto Veronesi ha voluto sottolineare, oltre al dato prettamente clinico e di salute, anche come il fumo di tabacco vada a incrementare le disuguaglianze: “Il fumo di tabacco aggrava le disuguaglianze con un peso sproporzionatamente grave sulle persone che hanno meno risorse per proteggersi dalla promozione del tabacco, per smettere di fumare, per prevenire e diagnosticare precocemente le patologie, per curarsi quando si ammalano a causa del fumo”.

“Oggi infatti – prosegue la Fondazione Veronesi – 4 milioni di ettari di suolo in 125 Paesi sono occupati dalle coltivazioni di tabacco, con consumo di suolo e acqua che dovrebbero essere destinati alla produzione di cibo e a colture meno nocive e più sostenibili sul piano ecologico ed economico. Anche il danno all’ambiente e all’economia di paesi spesso già fragili, infatti, può essere prevenuto ed evitato. Proprio come il danno alla salute delle persone”.

La proposta della Fondazione Veronesi

A fronte di tutto ciò la Fondazione Umberto Veronesi – e con essa il suo comitato scientifico di lotta al fumo – rinnova con forza l’appello per un aumento significativo del prezzo dei pacchetti di sigarette, del tabacco sciolto, dei dispositivi a tabacco riscaldato, attraverso la rimodulazione e l’incremento delle accise sul tabacco. Una misura urgente e necessaria, in accordo con le principali agenzie internazionali di Sanità pubblica e con il Beating Cancer Plan dell’Unione Europea.

Questa proposta, laddove diventasse esecutiva, secondo la Fondazione permetterebbe di disincentivare il consumo di tabacco e l’iniziazione da parte delle fasce più esposte, i giovani in primo luogo. Poi ancora mitigare l’impatto delle malattie fumo-correlate, mobilizzare le risorse indispensabili per rispondere alle necessità dei fumatori e dei malati con la prevenzione, l’assistenza e la ricerca scientifica e, infine, ricorda l’estrema attualità della Petizione al Parlamento presentata nel 2021 per l’aumento delle accise su sigarette, tabacco sciolto e riscaldato.