Roma. A Piazza Sempione le riprese del sequel di “Non ci resta che il crimine”

L’annuncio del presidente del III Municipio di Roma Marchionne. Protagonista la piazza appena modificata al centro di alcune polemiche

Le riprese in atto a Piazza Sempione a Roma, nel terzo Municipio

Piazza Sempione al cinema. Non è un claim per un’uscita cinematografica a effetto, ma l’apparizione del cuore del III Municipio di Roma all’interno di un film che uscirà nelle sale. Sono in corso infatti le riprese del sequel della saga di Non ci resta che il crimine, del regista Massimiliano Bruno con attori di primo piano come Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo e Gianmarco Tognazzi.

L’annuncio del presidente Marchionne

Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del III Municipio Paolo Marchionne, che su Facebook ha pubblicato alcune foto della troupe cinematografica a lavoro in piazza Sempione e un selfie con uno degli attori principali della saga, Marco Giallini.

“Da parcheggio a set cinematografico, piazza Sempione ospita le riprese del film ‘Non ci resta che il crimine’ – si legge nel post – ed io ho avuto la fortuna di conoscere finalmente Marco Giallini, uno dei miei attori preferiti. Il Terzo Municipio accoglie e dà il benvenuto a lui, a tutti gli altri attori e attrici del cast, e a tutte le persone che lavorano dietro le quinte! Sarà emozionante rivedere Città Giardino sugli schermi”.

Le riprese si riferiscono alla quarta pellicola della serie. Il primo film, Non ci resta che il crimine – omaggio titolo al celebre Non ci resta che piangere di Roberto Benigni e Massimo Troisi – è uscito nel 2019. Il buon riscontro al botteghino ha portato al sequel Ritorno al crimine (2021) e a C’era una volta il crimine, uscito il 10 marzo scorso.

La nuova Piazza Sempione non senza polemiche

Una bella vetrina per il nuovo volto di Piazza Sempione, il cui restyling è stato inaugurato lo scorso 17 settembre dopo l’inizio dei lavori datato giugno 2021. Una piazza Sempione completamente pedonale tuttora al centro di divisioni, con alcuni cittadini del quartiere che lamentano l’assenza di parcheggi e temono che l’area diventi la base della cosiddetta “malamovida”.