Acquistare un’auto come persona disabile. Come scegliere la tua auto futura?

L’acquisto di un’ auto per disabili è impegnativo, ci sono molte variabili in base alla disabilità che i guidatori o i passeggeri presentano

Ragazza in carrozzina sulla rampa di auto per persone con disabilità

Ragazza in carrozzina sulla rampa di auto per persone con disabilità

L’acquisto di una nuova auto per disabili può essere decisamente impegnativo, poiché ci sono molte opzioni e caratteristiche che devono essere prese in considerazione e valutate, soprattutto in base alla disabilità che i guidatori o i passeggeri presentano. Non si può trascurare l’importanza della qualità, dello spazio, della tecnologia e del comfort del veicolo che stiamo per comprare.

Non esistono auto costruite appositamente per i disabili come default di fabbrica. Le varie case automobilistiche producono dei modelli unici apportando modifiche specifiche ai veicoli già esistenti, seguendo le indicazioni fornite dal Ministero dei Trasporti. In seguito ai cambiamenti effettuati opportunamente i mezzi devono essere collaudati e approvati dalla Motorizzazione Civile della città di residenza che rilascerà un attestato di circolazione da tenere sempre all’interno del veicolo. Tenendo presente che la legge 104 del 1992 prevede che le persone con disabilità possano accedere a diverse agevolazioni fiscali per poter comprare un’auto munita degli adattamenti necessari, fruibile ogni 4 anno, è quindi possibile cercare un veicolo adatto alle proprie esigenze e sostituirlo agevolmente, contenendo la spesa, anche in funzione di necessità diverse che possono insorgere nel tempo.

Come può guidare una persona con disabilità?

Le modifiche apportate al veicolo possono essere le più svariate. In caso di tetraplegia, ad esempio, è possibile realizzare un’auto che si accenda elettronicamente e possa anche accelerare o frenare grazie ad un potenziometro che si adatta alla posizione dell’autista. Alcuni comandi possono essere collocati sopra il poggia testa o dove si posa il braccio. La seduta è elettrica e consente di guidare comodamente e aiutare agevolmente la salita o la discesa dall’auto. Per disabilità centrate sulle braccia, si possono applicare dei dispositivi sul volante. Si può installare una centralina con più funzioni ed una multifunzionalità che consenta di avere tutti i comandi in un unico punto. Analogamente, si può inserire un comando con diversi pulsanti per l’accensione e lo spegnimento di luci di posizione, abbaglianti, antinebbia, attivazione del tergicristallo, le quattro frecce e il clacson.

Come trasportare una carrozzina?

Nel caso di auto che trasportano disabili in carrozzina, si può installare un innovativo robot elettronico che consente di caricare senza alcuno sforzo la carrozzella da una portiera scorrevole su un lato della macchina o sul retro. In alternativa, altre soluzioni efficaci sono il roof spider, la pedana elettrica per il sollevamento o ancora il sedile rotante.

Per modifiche successive

Le auto possono anche essere modificate in tempi successivi all’acquisto. Dopo aver effettuato le modifiche necessarie per renderle utilizzabili da una persona con una disabilità, si può richiedere un rimborso delle spese che si sono sostenute. Per ottenerlo è necessario che un’officina autorizzata dal Ministero dei Trasporti effettui tali modifiche. Tale contributo viene dato a tutti coloro che hanno sostenuto una spesa per allestire l’auto con accessori e dispositivi di guida necessari alla sua situazione. Ogni richiedente deve essere titolare di una patente speciale e deve dimostrare la sua disabilità motoria. Il rimborso viene emesso dalla propria Regione di residenza secondo le normative vigenti in materia. Per avere maggiori informazioni in merito alle agevolazioni di acquisto e al rimborso delle modifiche di auto per trasporto disabili in carrozzina si può visitare la pagina dell’Agenzia delle Entrata o recarsi direttamente pressi gli uffici presenti nel proprio distretto.