Ludovico Aldasio si racconta tra carriera e vita personale

“The Good Morning Man” è il nome attribuito a Ludovico Aldasio, per i video che realizza e per la sua propensione ad augurare il “Buongiorno”

Ludovico Aldasio

Ludovico Aldasio

  1. Domanda che ti avranno posto moltissime volte, come nasce l’idea dei video “Buongiorno” e chi è “The Good Morning Man ?

Il video del “Buongiorno” nasce quasi per gioco, da un’idea non ancora sviluppata del tutto ma che sembrava potesse essere nuova e divertente. La svolta ed il successo mediatico c’è stato quando ho deciso di portare questo format in altre lingue, al fine di raggiungere un pubblico internazionale. “The Good Morning Man” è il nome che mi hanno attribuito per i video che realizzo, per la mia propensione di augurare il “Buongiorno”, non è così lontano da Ludovico Aldasio, se non più folle ed ovviamente estroso e bizzarro, in una parola “Dandy”, nell’abbigliamento che indossa.

  1. Come nasce la collaborazione con Unicef Italia?

Ho accettato poco prima di Natale di promuovere la campagna “Covax” di Unicef Italia, con l’obiettivo di promuovere la distribuzione in maniera equa e globale del vaccino. Oltre ad essere per me motivo di orgoglio, gratificazione e responsabilità nell’essere portavoce di questa grande iniziativa, sono contento mi abbiano scelto perché credo moltissimo nell’importanza del vaccino per salvare le vite e sconfiggere la pandemia. Inoltre ho un ottimo rapporto con molte persone che lavorano per l’ Unicef, sono davvero anime straordinarie che vogliono bene al mondo !

  1. Un video che ci è piaciuto moltissimo è stato quello in cui ballavi con dei senza tetto, ci racconti come è stata questa esperienza ?

Certamente, credo sia uno tra i miei preferiti ! Sotto Natale avevo deciso di andare a portare del cibo ai senza tetto, potendoli così aiutare e dar loro speranza e fede. Quando sono andato vicino alla stazione di Milano Cadorna, ho parlato con due uomini che mi hanno raccontato la loro storia e le loro difficoltà. Gli ho proposto di ballare ed hanno accettato subito, vivendo così un momento di spensieratezza, naturalezza e divertimento tutti insieme.

  1. Hai preferito lavorare in radio o in televisione ?

Credo siano due realtà totalmente differenti, a partire dal fatto che in radio hai solo la voce mentre in televisione hai l’enorme potere di essere ripreso. Dunque di trasmettere messaggi ed argomenti con l’aiuto se necessario del linguaggio del corpo. Detto ciò, in base alla mia esperienza personale ho preferito lavorare e condurre un programma nel settore televisivo ma ho trovato più faticoso condurre un programma radiofonico.

  1. Che rapporto hai con i tuoi colleghi ?

Ho un bel rapporto, conosco molti creator ed influencer, mi piacciono tutti perché viviamo in un mondo fatto di fantasia, estro e sperimentazione, dunque ci appoggiamo con idee e follie.

  1. Come è stato parlare di bullismo per la prima volta scegliendo di farlo in modo pubblico ?

Non facile, sentivo il peso specifico di un argomento molto serio e non sapevo come esordire, comunicare e trovare le parole giuste; poi mi sono detto, racconto la mia esperienza e parlo con il cuore in mano! Essere vittima di bullismo è davvero ingiusto, si tratta di una crudeltà gratuita ed infondata, purtroppo i ragazzini sanno comportarsi estremamente male. Poterne parlare è stato liberatorio ed importante per poter dare a chi mi segue la forza di volontà di affrontare un cambiamento e denunciare questa piaga sociale! Uniti facciamo la differenza ricordatevi questa frase, cercate immediatamente l’aiuto di cari, specialisti ed amici, non tenetevi dentro di voi questo male perché vi logora e tutti meritano di vivere in tranquillità ed al massimo!

  1. Hai avuto delle influenze nel tuo percorso artistico?

Da sempre ho guardato con occhio affascinato al mondo ed alla cultura americana, dalla musica allo spettacolo, senza nulla togliere alla realtà italiana, assolutamente. Mi è sempre piaciuta quella comicità semplice, divertente non solo per le battute o i dialoghi ma anche per le azioni rappresentate. Se dovessi scegliere tre nomi direi: Steve Carell, Kevin Hart ed anche Adam Sandler, un film con tutti loro sarebbe epico !

  1. Quanto tempo ti occupa questo mestiere?

Moltissimo, per realizzare ed editare un video occorre del tempo, ma soprattutto penso continuamente a trovare idee ogni giorno per nuovi video. Inoltre, un altro aspetto estremamente importante è la comunicazione, ponderare nel migliore dei modi il lessico e calibrarlo inserendolo nelle affermazioni, così da risultare preciso, comprensibile e serio nella dialettica e nel messaggio che intendo diffondere.

  1. A quali progetti stai lavorando?

Sto lavorando a numerosi progetti, sia sul piano Social che sul fronte Sociale. Quello che posso dire è che sto attenendo il momento migliore per tornare in radio ed in televisione per portare un format fresco, innovativo e piacevole.

  1. Sappiamo che vivi vicino a Milano, ma un saluto alla regione Lazio lo fai?

Con super piacere! Sono stato a Roma 5 volte, 3 delle quali tra Novembre e Dicembre dell’anno scorso. E’ davvero una città magica, tornerò il prima possibile, anche perché ho stretto numerose amicizie nella capitale.